29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Salute. Nuova influenza

Rezza (Iss): il virus cala, ma non è esclusa nuova ondata

Per il responsabile del Centro di riferimento per l'influenza Pregliasco: «Siamo in una fase di stallo che potrebbe preludere a tempesta»

ROMA - «Virus della nuova influenza in calo ma in Italia, come in tutto il resto del mondo, non si può escludere la possibilità di una nuova ondata». Lo afferma Giovanni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità, che ricorda come gli Usa in questo periodo siano sottoposti addirittura a una terza ondata, dovuta soprattutto al ritorno dai college dei giovani studenti durante le vacanze natalizie.

VARIABILE FREDDO - «Noi in Italia aspettiamo la seconda ondata - spiega Rezza ad Apcom -. Chiudono le scuole, ci sono le feste, ci sono molti spostamenti e anche baci e abbracci rappresentano dei comportamenti a rischio». Inoltre c'è da tenere presente la variabile freddo: «L'inverno è in arrivo e anche per questo potrebbe verificarsi una seconda fase di contagi. Anche se il picco è già arrivato e non ci attendiamo di certo i massimi e le velocità di diffusione raggiunti alcune settimane fa». Ad essere più colpite potrebbero essere non più le fasce dei più giovani, tra i 4 e 15 anni, ma quelle più avanzate.

VACCINO - Per questo motivo «è importante - sottolinea Rezza - continuare a vaccinarsi. Io, ad esempio, l'ho fatto la scorsa settimana». «E' difficile fare previsioni numeriche sui possibili contagi da una nuova ondata. Dico solo che l'inverno è lungo e ne potrebbero arrivare delle nuove», aggiunge Rezza, evidenziando però come «la nuova ondata ha di solito picchi più bassi, a meno che non si accompagni a mutazioni, ma si spera che questo non avvenga. E, in ogni caso, quelli che si sono verificati sono veramente pochissimi». Con l'arrivo della stagionale «potrebbe esserci» una co-circolazione dei virus, «ma non credo - rileva Rezza - a uno scenario drammatico».

FASE DI STALLO - E di una possibile seconda ondata parla anche Fabrizio Pregliasco, responsabile del Centro di riferimento per l'influenza, presso l'Istituto di virologia di Milano, che ad Apcom spiega: «Per ora la situazione è tranquilla, ma siamo solo all'inizio inverno, non si è vista ancora l'influenza stagionale. E' una sorta di stallo che però potrebbe essere la classica calma prima di una tempesta, preludio a un'altra ondata di nuova influenza», anche se «non è detto che questa tempesta si avveri necessariamente».