15 ottobre 2025
Aggiornato 00:00
Camorra. Operazione «Faraone»

La DIA sequestra tesoro da 120 milioni a Casalesi e Belforte

Auto e moto di lusso, ville e società in varie parti d'Italia

NAPOLI - Un vero e proprio tesoro del valore di 120 milioni di euro costituito da ville faraoniche, ma anche concessionarie di moto e auto costosissime, corposi conti correnti nonché quote societarie. Un patrimonio, appartenente a persone ritenute prestanome dei Casalesi e sequestrato in varie parti d'Italia dagli uomini della Dia di Napoli.

Nell'ambito dell'operazione «Faraone», nome che richiama le residenze lussuose del clan, sono stati eseguiti tre provvedimenti di sequestro emessi dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). A essere coinvolti imprenditori, incensurati, della provincia casertana. Secondo le accuse sarebbero «i colletti bianchi» delle cosche che fanno capo a Francesco Bidognetti alias «Cicciotto e mezzanotte»; a Michele Zagaria, latitante da oltre 13 anni e ai Belforte di Marcianise. Proprio ai Belforte, gruppo criminale che fa capo ai fratelli detenuti Domenico e Salvatore Belforte, sono stati sequestrati oltre 80 immobili tra cui interi stabili con decine di appartamenti. A Capodrise (Caserta) sequestrato il «Parco Irene 2», composto da 34 abitazioni, 13 garage e 6 negozi.

E proprio ai Belforte apparterrebbe la villa di oltre 4mila metri quadrati con piscina e parco costruita in località Vaccheria, sulle colline di Caserta, nei pressi del borgo settecentesco di San Leucio. La residenza è risultata intestata a Salvatore Tartaglione e ad alcuni suoi familiari. L'uomo è incensurato, ma secondo gli inquirenti è il principale referente degli interessi economici del clan. Per conto dell'organizzazione, ad esempio, avrebbe effettuato investimenti anche attraverso la partecipazione ad aste giudiziarie per acquisire immobili a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato. Ci sono poi la villa di 2mila metri quadrati in Sardegna, in località Porto San Paolo, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre 2 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati a una delle fazioni del clan dei Casalesi, attraverso alcuni prestanome come Luigi Tamburino, cugino di Francesco Bidognetti, e Antonio Santamaria, anche la concessionaria «Tamburrino Motors» di Parete. Nella sede della società, ritenuta la maggiore concessionaria di moto Honda in Campania per volume d'affari e numero di veicoli venduti, sono state trovate 70 motociclette di grossa cilindrata. Sequestrata anche la «Autoccasioni Tamburrino» di Luigi D'Alessio, nella quale gli investigatori hanno rinvenuto oltre 50 automobili di varie marche di grossa cilindrata.