28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Reazioni. Nuova influenza

Rezza (Iss): «Vaccino efficace anche con il virus mutato»

«Anche ruolo antivirali». Per ora «non c'è da preoccuparsi»

ROMA - I casi di mutazione del virus della nuova influenza registrati in Norvegia «per ora non destano preoccupazione», anche se «la situazione va comunque seguita attentamente». Lo afferma ad Apcom Giovanni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità, che sottolinea: «Resta inalterata l'efficacia degli antivirali e quella del vaccino. Questo tipo di mutazione non compromette il ruolo né dei primi né del secondo».

CASI SPORADICI - Quelli rilevati dall'Oms, ricorda Rezza, sono «alcuni casi sporadici, circa una decina in tutto il mondo, in cui si è verificata una polmonite, quindi una malattia grave, che sono stati associati con una piccola mutazione del virus. Casi analoghi - spiega - erano già stati segnalati in passato a partire da aprile in diversi paesi del mondo, e sono rimasti sempre isolati».

MENO CONTAGIOSI - «I ceppi mutati - specifica Giovanni Rezza - avrebbero una maggiore affinità per il polmone e minore affinità per i recettori posti nella gola. Da una parte, possono associarsi a una polmonite, ma allo stesso tempo sono meno contagiosi. Ecco perché sono rimasti isolati e il ceppo non si è diffuso in maniera rilevante».

La decisione dell'Oms di diffondere la notizia, conclude l'esperto, è stata probabilmente decisa perché si sono verificati contemporaneamente tre casi nello stesso territorio.