Il parere del Csm su ddl processo breve a inzio dicembre
Il 24 novembre in audizione i capi degli uffici giudiziari più grandi
ROMA - Il Csm cercherà dare il parere sul ddl Gasparri per il processo breve agli inizi di dicembre. Questo infatti l'obiettivo della Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli, che deve mettere a punto il documento destinato al ministro della Giustizia. Intanto, secondo quanto si apprende, è iniziata la «conta» dei processi che subirebbero l'impatto della nuova norma se dovesse entrare in vigore così com'è stata presentata in Senato.
Il 24 novembre, poi,la commissione sentirà in audizione i capi dei nove più grandi uffici giudiziari di primo grado d'Italia. In particolare, verranno sentiti i presidenti di tribunale e i procuratori di Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Venezia e Reggio Calabria, che dovranno indicare al Csm quanti sono i processi pendenti per i quali è già trascorso il periodo di due anni e che dunque, in base al ddl, sono destinati all'estinzione.
La ricognizione riguarderà anche il settore civile; anche in questo caso i capi degli uffici giudiziari dovranno indicare quanti, pendendo da più di due anni, possono essere interessati dalla richiesta di accelerazione che prelude al risarcimento previsto dalla legge Pinto.
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