Caso Cucchi, verso la riesumazione della salma

ROMA - Sarà con ogni probabilità riesumato Stefano Cucchi, il giovane deceduto dopo l'arresto. La richiesta di ulteriori accertamenti autoptici sul corpo sarà presentata a breve dagli avvocati della famiglia. Sull'istanza si dovranno esprimere i pm Maria Francesca Loy e Vincenzo Barba. Secondo quanto si è appreso gli inquirenti sarebbero orientati a non opporsi, sulla scorta di quanto espresso dai consulenti della Procura.

CASO GIOVANARDI - Solidarietà alla famiglia di Stefano Cucchi, ma «la droga purtroppo c'entra» con la morte del 31enne detenuto. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga Carlo Giovanardi ritorna sul caso Cucchi dopo le polemiche e le reazioni, anche tra i familiari del giovane, suscitate dalle sue parole di stamattina quando aveva dichiarato che il ragazzo era morto perchè «tossicodipendente e anoressico». In una nota ufficiale, il sottosegretario, provando a stemperare, «esprime solidarietà alla famiglia Cucchi», ma aggiunge: «la droga purtroppo c'entra», «perchè è stata la causa della sua fragilità». Ma proprio per questo e per le patologie dichiarate dallo stesso giovane a chi lo aveva in cura, il problema che secondo il sottosegretario si apre è quello dell'accertamento della volontà di Cucchi, della sua chiarezza, e se i medici dovevano o no rispettarla.

INDAGINI - Intanto, arrivano le prime iscrizioni sul registro degli indagati della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi. L'accusa contestata è quella di omicidio preterintenzionale. Secondo quanto si è appreso, a rispondere della fine di Cucchi sono persone che hanno avuto contatti con lo stesso giovane pusher dal momento dell'arresto fino all'ingresso a Regina Coeli. Al vaglio dei pm Maria Francesca Loy e Vincenzo Barba ci sono oltre agli agenti della polizia penitenziaria anche dei Carabinieri.