29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
L'Udc ribadisce: regionali, corriamo soli

Casini prende tempo, Berlusconi cerca sponda su «scudo»

Primo incontro ma ce ne saranno altri. Giustizia piatto forte. «In un'ora e mezzo di incontro abbiamo parlato di elezioni per 5 minuti»

ROMA - Udc da sola alle Regionali ma fino a un certo punto visto che potranno esserci «eccezioni» a livello locale. Per riparlarne d'altra parte ci sarà tempo e modo più avanti. Ma oggi il piatto forte era un altro, il preferito di Silvio Berlusconi: la giustizia.

Dopo un anno e mezzo dalla rottura post-predellino, il presidente del Consiglio e il leader centrista Pier Ferdinando Casini si sono ritrovati faccia a faccia per un'ora e trenta minuti. Il luogo lo ha scelto l'ex presidente della Camera: palazzo Chigi. Con loro a parlare delle prossime elezioni e di riforme c'era anche il segretario Udc, Lorenzo Cesa, e il 'gran mediatore' del premier, Gianni Letta.

TAVOLO «GIUSTIZIA» - Alla fine è lo stesso Casini a scegliere di spiegare i contenuti dell'incontro per evitare «settimane di gossip» e a dire che è stato un colloquio «cordiale e utile». Il leader centrista elenca anche gli impegni chiesti al premier sui fondi alla sicurezza, sul quoziente familiare, sul sostegno alla candidatura di D'Alema come Mr.Pesc. Ma è di giustizia che Berlusconi ha voluto parlare soprattutto: perché sa che l'Udc, pur sottolineando che va fatta «in Parlamento» e deve essere «complessiva», si è seduta al tavolo della riforma. E perché, come ha ricordato lo stesso Casini, loro sul Lodo Alfano si astennero «per favorire il superamento delle contrapposizioni».

UN NUOVO «SCUDO» - Il chiodo fisso del premier ora è trovare un nuovo «scudo» per i suoi processi e avere il sostegno di un partito di opposizione sarebbe particolarmente utile, anche a «circoscrivere» le resistenze che arrivano dal fronte Lega ed ex An a tutte le ipotesi su cui l'avvocato Niccolò Ghedini sta lavorando alacremente. Da parte dell'Udc ci sarebbe stata una posizione «non pregiudizialmente ostile» che il premier avrebbe apprezzato.

ZAIA: «PARLARE CON L'UDC E' INUTILE» - Di Regionali, come raccontano Casini e Cesa, non si sarebbe parlato per più di cinque minuti. D'altra parte si trattava del primo incontro dopo il gelo e prima di arrivare a chiudere quella partita entrambi vogliono andare a vedere le carte dell'altro. Ma per dimostrare le sue buone intenzioni, a quanto si apprende, Berlusconi avrebbe fatto intendere ai centristi anche la possibilità di qualche candidatura. E' chiaro che in questo momento né l'uno né l'altro hanno interesse a sbilanciarsi. L'Udc ottiene il risultato di continuare a sventolare la bandiera del partito autonomo e a trattare sulle Regionali anche con il Pd. Dallo staff del premier, allo stesso tempo, si parla di un incontro «positivo ma ancora interlocutorio». Che di certo non è passato inosservato dalle parti della Lega. Tranchant il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia: Parlare con l'Udc - dice - è inutile.