Chiusi i seggi ma resta qualche coda, affluenza alta
Alle 17.30 hanno votato quasi due milioni di elettori. I risultati, anche se ufficiosi, dovrebbero arrivare intorno a mezzanotte
ROMA - Entra nella fase finale la corsa alla segreteria del Pd. Ufficialmente chiusi alle 20 i 9.800 seggi delle primarie - anche se in alcuni gazebo si registrano ancora code che costringono ad allungare le operazioni di voto - inizia ora lo spoglio delle schede: la sfida è fra il segretario uscente Dario Franceschini - subentrato con le dimissioni di Walter Veltroni di cui era il vice -, Pierluigi Bersani, risultato prima nella consultazione fra gli iscritti al Pd, e l'outsider Ignazio Marino.
I risultati, anche se ufficiosi, dovrebbero arrivare intorno a mezzanotte. Quasi certamente domani mattina, invece, le operazioni di scrutinio del voto popolare per l'elezione dei segretari e delle assemblee regionali.
L'ultimo dato, rilevato alle 17.30, conferma che l'affluenza ai seggi è stata alta: quasi due milioni gli elettori che hanno votato, in testa quelli dell'Emilia Romagna (300 mila), della Lombardia (250 mila) e del Lazio (oltre 200 mila). C'è stata «una grande partecipazione, è un grande segnale di vitalità dell'opposizione democratica, una bella giornata», ha commentato il responsabile dell'Organizzazione del Pd Maurizio Migliavacca.
Pier Luigi Bersani ha votato stamattina a Piacenza e poi è tornato a Roma. Ignazio Marino, rimasto invece nella Capitale, ha votato nel gazebo di piazza Fiume. Dario Franceschini, in mattinata, è stato a Castellammare di Stabia per una visita a sorpresa: obiettivo, segnalare l'impegno del Pd nella lotta alla criminalità organizzata. Il segretario uscente ha visitato anche uno stabile confiscato alla camorra, che oggi ospita associazioni di volontariato.
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