16 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Politica. Primarie PD

Pd, Alta affluenza alle primarie, già due milioni i votanti

Le regioni in testa sono Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. Soddisfazione tra i tre candidati. Alle 20 chiudono i seggi

ROMA - Grande affluenza alle primarie del Pd. Alle 20 chiuderanno i quasi 10 mila seggi allestiti in tutta Italia, dove da stamattina alle 8 gli italiani stanno votando per scegliere il nuovo segretario del Partito democratico. Subito dopo, inizierà lo spoglio delle schede. Un dato c'è già e, insieme alle immagini delle file ai seggi, ha fatto diffondere il buon umore all'interno del partito: alle 17.30 hanno votato 1.962.397 persone.

I dati sono stati resi noti dal responsabile dell'Ufficio organizzazione del Pd, Maurizio Migliavacca. C'è «una grande partecipazione, è un grande segnale di vitalità dell'opposizione democratica, una bella giornata», ha commentato. C'è una affluenza «costante, continua e massiccia», ha aggiunto Migliavacca, convinto che fino alle 20 ci sarà «una crescita ulteriore, significativa».

Le regioni in testa sono l'Emilia Romagna con 300 mila votanti, la Lombardia con 250 mila e il Lazio con 200 mila.

Soddisfatti per la grande affluenza, in attesa dell'esito definitivo, i tre candidati alla segreteria del Pd che oggi affrontano dunque la prova del voto popolare: Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino.

Il segretario uscente, Dario Franceschini, questa mattina si è recato a Castellamare di Stabia per segnalare l'impegno del partito nella lotta alla criminalità organizzata, poi nel pomeriggio ha votato a Roma nel seggio di piazza del Popolo. «Oggi - ha detto - è una gran bella giornata, una prova straordinaria di democrazia e partecipazione per il Pd e per l'opposizione, chiunque vinca tra di noi».

Pier Luigi Bersani ha invece votato in mattinata a Piacenza. «Se vedete in giro - ha detto - la nostra gente è di buon umore, perché con tutte le difficoltà e i problemi di questo percorso congressuale, con i suoi barocchismi e le lunghezze, ha risvegliato la nostra gente».

Soddisfazione ha espresso anche Ignazio Marino. «Il voto di oggi - ha spiegato - è un importante segno di democrazia partecipata. Il Pd è l'unico partito nel continente europeo che ha un percorso che consente a elettori, simpatizzanti e militanti di scegliere la segreteria nazionale. E rispetto alle precedenti votazioni oggi noi non sappiamo chi sarà il segretario. Questo è uno straordinario segno di una gara vera».