20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Politica. Riforme costituzionali

Pdl: «Incontro su Costituzione per testo condiviso»

La Consulta invita il governo a voler attendere la conclusione di tali lavori prima di voler eventualmente presentare un proprio testo

ROMA - Un incontro aperto a tutte le forze politiche il prossimo 4 novembre, per elaborare una proposta di riforme costituzionali. Lo annuncia con una nota la Consulta per la giustizia del Pdl.
Il tema della giustizia, si legge, continua ad essere argomento centrale della discussione e del confronto politico. Ancora una volta forti polemiche in ordine a singoli accadimenti rischiano di porre in secondo piano le vere problematiche della giustizia e paralizzare le riforme.

La situazione generale non consente di permanere in un immobilismo che non potrebbe che creare intollerabili ricadute negative sul sistema Paese. In questo inizio di legislatura si deve dare atto al governo e alla maggioranza che pur dovendo operare in una situazione di straordinaria difficoltà, correlata alla grande crisi economica, sono stati in grado di porre in essere dei provvedimenti legislativi di grande pregio ed efficacia. Si ricordino fra i molti quelli di contrasto alla criminalità, in particolare nei confronti di quella organizzata, e la legge di riforma del processo civile.

Ma oltre alle iniziative già avviate e in corso di esame, tra le quali quelle sul processo penale e quelle in tema di intercettazioni, appare indispensabile, così come previsto dal programma elettorale, votato dalla maggioranza degli elettori, proseguire nelle riforme costituzionali. La complessità e la delicatezza del tema è ovvia. Altrettanto ovvia è la sua straordinaria importanza nella vita del paese.

La Consulta invita quindi tutte le forze politiche a partecipare a un incontro presso i gruppi parlamentari, sala Colletti, il prossimo 4 novembre alle ore 19 per concordare tempi e modi di attuazione di tale proposta, tenendo conto comunque che sarà opportuno allargare successivamente la partecipazione agli incontri alla magistratura e alla avvocatura che potranno offrire, come di consueto, un valido ed efficace contributo.

La Consulta invita il governo a voler attendere la conclusione di tali lavori prima di voler eventualmente presentare un proprio testo di riforma costituzionale.