ANM a Pemier: «Difenderemo a oltranza la Costituzione»
Palamara: «Sciopero? Decideremo oggi il da farsi». Su il Giudice Mesiano «ignobili e indecorose aggressioni»
ROMA - I magistrati difenderanno «a oltranza i valori della Carta costituzionale». A dirlo è il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, che con queste parole ha aperto il Comitato Direttivo Centrale di oggi dell'Anm.
«Noi - ha tuonato Palamara - diciamo no alla riforma della Carta costituzionale, a difesa dell'indipendenza della magistratura, nell'interesse dei cittadini». «Noi - ha aggiunto Palamara, replicando alle dichiarazioni di ieri di Silvio Berlusconi - vogliamo una riforma della giustizia che renda più veloci i processi e metta al centro dell'attenzione i cittadini».
Sull'ipotesi di un Csm sottoposto al controllo del ministero della Giustizia, poi, Palamara fa presente che è in atto «un'autoriforma» per individuare i candidati alle prossime elezioni. «Altro è - spiega - tornare indietro, collocare il pubblico ministero alle dipendenze dell'esecutivo».
Lodo Mondadori - Palamara si sofferma anche sul «clima di tensione» che c'è in questo momento. E bolla gli «attacchi mediatici di questi giorni» nei confronti del giudice Raimondo Mesiano - il magistrato del Lodo Mondadori - come «ignobili e indecorose aggressioni», che «non ci intimidiscono, ma che stanno creando un forte malcontento nella magistratura». E a chi gli chiede se il parlamentino di oggi potrà proclamare uno sciopero, Palamara si limita a rispondere: «decideremo le iniziative piu' appropriate».
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