28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Immigrazione

Maggioranza divisa. Lega: «No a cittadinanza facile»

La Russa media: «Discutiamone». Mercoledì l'esame in Commissione

ROMA - Cresce la polemica nella maggioranza sulle nuove norme sulla cittadinanza chieste dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, e tradotte in una proposta di legge firmata dal democratico Andrea Sarubbi e dal deputato del Pdl Fabio Granata e sottoscritta da 50 esponenti di tutti i gruppi, ad eccezione della Lega. Il Carroccio e parte del Pdl, tra cui i capogruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, ribadiscono la bocciatura di quella che Roberto Cota chiama «la cittadinanza facile».

Sul tema che ieri ha tenuto banco alla festa della Libertà al Lido di Milano, torna oggi pure il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che afferma di «condividere la necessità di discutere una riforma della cittadinanza» approfondendo però il tema «nei luoghi giusti, nei gruppi e nei partiti, e poi proporre qualche cosa di innovativo perché certamente la legge attuale va modificata». Non cambia opinione invece sulla proposta di legge bipartisan Sarubbi-Granata, ieri definiti 'peones': «Sono contrario a certe estremizzazioni di alcuni parlamentari che, saltando il dibattito interno a un gruppo, fanno fughe in avanti firmando leggi insieme a quelli dell'opposizione».

Con l'ex collega di partito Granata, anche lui siciliano come il Ministro, non si placa la polemica: «La Russa parla di concertazione interna al partito solo quando serve a bloccare le iniziative sgradite o d'impaccio all'egemonia politica della Lega. Peccato che la stessa esigenza non venga avvertita quando si chiede ai parlamentari del Pdl di votare le leggi di riforma sulla giustizia, a prescindere dalla condivisione delle stesse, quando si parla di scudo fiscale e sull'argomento non si avverte la necessità di riunire né i gruppi parlamentari, né il partito», attacca Granata che chiede di calendarizzare subito per l'Aula la proposta sulla cittadinanza per vedere «se la coerenza e la modernità avrà la meglio su una visione antica e satrapica della politica e del ruolo dei parlamentari».

L'approdo in Aula è ancora lontano tuttavia. Mercoledì prossimo si riunirà il comitato ristretto della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio per esaminare le dodici proposte in materia di cittadinanza, tra cui quella bipartisan che prevede il passaggio dallo ius sanguinis a uno ius soli temperato oltre al dimezzamento a cinque anni del tempo di residenza in Italia necessario allo straniero per ottenere la cittadinanza, e la Lega non ha intenzione di cedere: «Portare avanti il modello di cittadinanza facile è sbagliato perché vorrebbe dire attirare sul nostro territorio milioni di immigrati che noi non possiamo accogliere», dichiara Cota.

Tuttavia la pdl Granata-Sarubbi raccoglie il plauso del segretario del Pd, Dario Franceschini e del leader Udc, Pier Ferdinando Casini, che assicura: «Nelle prossime ore cercheremo un'ampia convergenza parlamentare per affrontare questa questione. Il Pdl mi auguro che non abbia paura di affrontare le sfide, che lavori con gli altri e non si chiuda, sospinto dalla Lega, nel fortilizio della maggioranza».