27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il Leader della Lega parla della Missione ISAF

Bossi: «In Afghanistan non per morire»

«Votai anch'io. Già un passettino portarne a casa un pò a Natale»

ROMA - Umberto Bossi, ministro delle Riforme e leader della Lega, alimenta i dubbi sull'opportunità del proseguimento della missione internazionale in Afghanistan parlando con i cronisti all'uscita dei funerali per le sei vittime dell'attentato di Kabul tenutesi nella basilica di San Paolo. «Ho votato anch'io - dice- eravamo convinti che servisse non certo a farli morire».

Sarebbe un passettino portarne a casa a Natale almeno un po' - «Molti - aggiunge Bossi - si sono convinti diversamente rispetto al passato, ma deve passare un po' di tempo». Quanto all'ipotesi che le truppe possano rientrare, «ci sono - osserva Bossi - le piccole e le grandi cose. Sarebbe un passettino portarne a casa a Natale almeno un po': è un augurio, è una speranza».
«Certo - ammette il ministro - c'è un problema americano, bisogna quindi chiedere a Silvio Berlusconi che è l'uomo che si trova tra noi e l'America. Le cose comunque stanno migliorando».