28 marzo 2024
Aggiornato 10:00

Dichiarazione di Nicola Nicolosi (CGIL) sull'Afghanistan

ROMA - Nicola Nicolosi, Coordinatore Nazionale di Lavoro Società, l’Area programmatica della sinistra sindacale CGIL, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ancora una volta il conflitto afghano ha provocato morti e feriti. L’attacco odierno ha ucciso, tra le numerose vittime, anche sei soldati italiani. I morti di oggi si aggiungono alle migliaia, decine di migliaia di vittime, morti feriti, orfani, profughi che il conflitto produce.

Nell’esprimere il dolore e il cordoglio per tutte le vittime del conflitto e la vicinanza ai familiari dei morti e dei feriti, confermo la posizione che fin dalla guerra del 2001 la sinistra della CGIL ha sostenuto: è una guerra sbagliata, cui l’Italia non deve partecipare!

L’Italia repubblicana, che ripudia la guerra come strumento per affrontare le controversie internazionali, non può più a lungo tollerare l’escalation della partecipazione dell’esercito italiano nella guerra afghana.

Per restituire la parola alla diplomazia e trovare una soluzione pacifica e condivisa, bisogna che le truppe di occupazione lascino il posto a forze di interposizione accettate dalla parti afghane in conflitto; che cessi l’appoggio della NATO al governo Karzai. L’ONU individui una strategia per porre fine al conflitto coinvolgendo i Paesi vicini.
Noi ci battiamo da subito con la CGIL perché vincano le azioni di pace, perché i soldati italiani tornino a casa.»