Afghanistan: La Russa alla Camera
Con quelle odierne salgono a 21 dal 2004 le vittime italiane cadute in Afghanistan
ROMA - Con le sei vittime di oggi salgono a ventuno i morti italiani in Afghanistan nell'ambito della missione Onu che ha portato il nostro contingente a Kabul. La prima vittima risale al 3 ottobre 2004, quando in un incidente stradale, aveva perso la vita il Caporal Maggiore Giovanni Bruno, mentre altri quattro militari erano rimasti feriti.
Il 3 febbraio 2005, un velivolo civile in volo da Herat a Kabul, precipitava a 60 Km sud est dalla capitale, in zona di montagna. Sul volo era presente il Capitano di Vascello Bruno Vianini effettivo al Comando Interforze Operazioni Forze Speciali, in servizio presso il PRT di Herat.
L'11 ottobre 2005, a causa di un incidente mortale, ha perso la vita il Caporal Maggiore Capo Michele Sanfilippo.
Il 5 maggio 2006, in seguito dell'esplosione di un ordigno al passaggio di una pattuglia del Contingente, sono morti il Capitano Manuel Fiorito e il Maresciallo Capo Luca Polsinelli.
Il 2 luglio 2006 il Colonnello Carlo Liguori (Capo del settore Cimic del Cdo RC-W) perdeva la vita in seguito a un malore.
Il 20 settembre 2006, per colpa di un incidente stradale a Kabul, decedeva il Caporal Maggiore Giuseppe Orlando.
Il 26 settembre 2006, una bomba fatta esplodere al passaggio di una pattuglia nel distretto di Chahar Asyab, circa 10 km a sud di Kabul, ha ucciso il Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella e successivamente, il 30 settembre 2006, in seguito delle ferite riportate nell'attentato, perdeva la vita anche il 1* Caporal Maggiore Vincenzo Cardella.
Il 24 novembre 2007, dopo un attentato kamikaze nel distretto di Pagman a circa 15 km a ovest di Kabul, perdeva la vita il Maresciallo Capo dell'Esercito Daniele Paladini.
Il 13 febbraio 2008, a seguito di uno scontro a fuoco con elementi ostili nella valle di Uzeebin nei pressi di Rudbar a 60 Km da Kabul, perdeva la vita il 1* Maresciallo dell'Esercito Giovanni Pezzulo.
Il 21 settembre 2008 il Caporal Maggiore Alessandro Caroppo perdeva la vita per cause naturali.
Il 15 gennaio 2009 è morto il Maresciallo di 1* Classe Arnaldo Forcucci, anche lui per cause naturali.
Ultimo, in ordine di tempo, prima delle vittime di stamane a Kabul era stato, il 14 luglio 2009, il Caporal Maggiore Alessandro Di Lisio, ucciso in un attentato a 50 chilometri da Farah.
ILMINISTRO DELLA DIFESA - Ignazio La Russa oggi alle ore 18 riferirà alla camera sulla tragedia che ha colpito i nostri soldati impegnati in Afghanistan
«Le parole di cordoglio non sono mai, soprattutto in questi casi e per il Ministro della Difesa, adeguate - ha detto La Russa in una breve informativa al Senato - ma sono sicuro di interpretare veramente il pensiero non solo di tutto il governo, non solo delle alte gerarchie militari ma di tutti gli italiani, nell'esprimere la vicinanza vera e profonda a tutte le famiglie dei caduti, ai loro comandanti a tutti coloro che stanno operando in condizioni difficili in quel teatro, in quello scenario internazionale dove i nostri soldati - ha aggiunto il ministro - stanno facendo fino in fondo il loro lavoro, con passione, con orgoglio con forte motivazione morale anche a costo dell'estremo sacrificio della vita».
SCHIFANI SI INCHINA - Il presidente del Senato Renato Schifani, nell'esercizio delle funzioni di presidente della Repubblica Italiana, esprime il più profondo dolore e cordoglio per la morte dei soldati italiani caduti oggi in un attentato terroristico a Kabul. «Il sacrificio di questi eroi - sottolinea Schifani - costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale. L'Italia si inchina davanti a questi nostri ragazzi e si stringe commossa intorno alle loro famiglie». Il presidente Schifani esprime inoltre il sincero augurio di pronta guarigione ai militari feriti nel tragico agguato. Il Presidente è in diretto contatto con il ministero della Difesa e con il Quirinale al fine di tenere informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su questa drammatica vicenda.
BERLUSCONI - Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell'intero Governo al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Camporini e al generale Castellano che comanda il nostro contingente a Kabul. Il Governo italiano- si legge in una nota- è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese.
FRATTINI - «I soldati italiani hanno pagato un prezzo alto per la libertà e la sicurezza dell'Afghanistan, dell'Italia e dell'Europa: dobbiamo restare per dimostrare che l'orgoglio dell'Italia è sempre alto». Questo il primo commento del ministro degli esteri Franco Frattini ai microfoni del Tg1 dopo la strage di questa mattina a Kabul.
BAGNASCO - «Grande vicinanza» e «grande dolore». Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha commentato la notizia dei militari italiani morti a Kabul. Bagnasco, che sta partecipando ad un incontro con le scuole liguri, ha aggiunto: «Esprimo vicinanza ai familiari e a tutti i compagni dei militari morti. Cristianamente, una preghiera per le loro anime».
DI PIETRO: EXIT STRATEGY - «Esprimiamo, a nome dei gruppi parlamentari di Italia dei Valori, il nostro più sentito cordoglio alle famiglie dei soldati italiani vittime del vile attentato odierno in Afghanistan e ci stringiamo al loro dolore». Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Di Pietro, Massimo Donadi e Felice Belisario.
«Insistiamo, come stiamo già facendo da mesi, sulla necessità che il governo avvii al più presto in sede Nato e Onu un confronto con i nostri partners sul senso e sulla natura di questa missione e che da subito si apra in Parlamento un confronto per stabilire i tempi e i modi di una exit strategy», concludono Di Pietro, Donadi e Belisario.