29 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Cronaca. Friuli Venezia Giulia

Pordenone: marocchino uccide la figlia di 18 anni

Aveva un fidanzato 31enne e di religione cristiana (Gazzettino)

PORDENONE - Una ragazza marocchina di 18 anni è stata uccisa ieri con delle coltellate alla gola dal padre, contrario alla sua relazione con un italiano di 31 anni a causa della differenza di età e - secondo quanto riferito dagli amici della coppia - della diversa religione. In base a quanto scrive Il Gazzettino, la tragedia si è verificata a Grizzo, piccola frazione di Montereale Valcellina in provincia di Pordenone mentre la coppia si stava recando, in auto, nel ristorante dove la ragazza lavorava come cameriera e del quale il giovane è socio.

I due - Sanaa Dafani e Massimo De Biasio - hanno incrociato il padre della ragazza - El Katawi Dafani, di 45 anni - che li stava aspettando su una stradina fuori del borgo, e, una volta scesi dalla macchina, una Audi A4, i giovani sono stati aggrediti. La ragazza ha tentato di fuggire verso un vicino boschetto ma il padre l'ha inseguita, raggiunta e uccisa con colpi di coltello alla gola. Il fidanzato è stato ferito in più punti, ma è riuscito a salvarsi. È stato soccorso e trasportato all'ospedale di Pordenone dove è ricoverato, ma non in pericolo di vita.

Il padre è stato poi fermato dai carabinieri della compagnia di Sacile nella sua abitazione di Piezzo di Azzano Decimo. Si era cambiato e - hanno riferito gli investigatori - stava tentando di cancellare le tracce del delitto. È indiziato di omicidio e tentativo di omicidio pluriaggravato.

Gli amici della coppia hanno indicato come possibile movente la diversa religione del fidanzato ma, scrive il quotidiano del Nord Est, gli investigatori sono prudenti, ma non la escludono, così come non escludono quella della differenza d'età o ogni eventuale altra pista. Per avere elementi di certezza - hanno spiegato gli investigatori - bisognerà attendere l'interrogatorio del fidanzato e quello del padre, entrambi previsti nelle prossime ore, nell'ospedale di Pordenone e nella caserma dei carabinieri di Azzano Decimo.

L'episodio ha riportato alla memoria la tragedia di Hina, la ragazza pakistana uccisa dal padre nel Bresciano nell'agosto del 2006 perché fidanzata con un italiano.