19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Emergenza carceri

Radicali: in cella con madri 116 bimbi, doppio delle stime

21.860 detenuti in più della capienza, e 50 carceri sono chiuse

ROMA - Con le madri nelle celle delle carceri italiani vivono 116 bambini, al di sotto dei tre anni, una cifra che già di per sè preoccupa perché è il doppio delle stime di qualche mese fa, ma a rendere ancora più greve la situazione è i figli di detenute spesso non conoscono altro che la cella, perché mancano strutture dell'infanzia dentro gli istituti penitenziari e non ci sono volontari che possono accompagnare fuori dalle sbarre, nel mondo libero, questi bambini. E' uno degli angoli visuali della fotografia scattata dai radicali italiani con 'Ferragosto in carcere' e il dossier nato dai questionari a cui hanno risposto 216 istituti su 217.

«Sono 116 i bambini al di sotto dei tre anni che vivono in carcere con le loro madri. Il doppio rispetto alle cifre, 60-70, di cui si parlava qualche mese fa», ha detto la deputata radicale, Rita Bernardini, durante la conferenza stampa organizzata a Roma per presentare il dossier sulle carceri. Nel documento ci sono i risultati dei questionari a cui hanno risposto 216 istituti su 217 istituti penitenziari italiani e i dati contano 116 bambini detenuti con le madri. Non solo dalle visite a 186 istituti che le delegazioni hanno fatto nella tre giorni di Ferragosto emerge inoltre un'altra realtà: per questi bambini l'unico nido spesso è la cella, e non possono uscire perchè mancano operatori e volontari.

«Da quanto abbiamo potuto osservare - ha raccontato la segretaria dei Radicali italiani, Antonella Casu - questi bambini non escono mai dal carcere: mancano volontari che li accompagnino all'esterno e non esistono, all'interno dei penitenziari, strutture dedicate all'infanzia».

Dal dossier in oltre emerge che gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 34.111, quando secondo la pianta organica dovrebbero essere 42.118, e che i detenuti sono 63.211, a fronte di una capienza regolamentare di 41351, con un esubero quindi pari a 21.860, e oltre anche la capienza 'tollerata' di 60.375 posti. Mentre - ha sottolineato Rita Bernardini anche a fronte del piano Alfano - «ci sono 50 carceri chiuse già esistenti, alcune nuove di zecca».

Un sovraffollamento fa notare Roberto Giacchetti del Pd, intervenuto in conferenza stampa, al netto del reato di immigrazione clandestina, un grande interrogativo che pesa sull'ipotetico numero dei detenuti, che secondo le proiezioni dei radicali potrebbe raggiungere nei prossimi due anni quota 85-90mila. Al momento i detenuti stranieri sono 22.644.

Un altro dato su cui riflettere - sottolineano i radicali - è che il 41,5% dei detenuti è in cella per violazione della legge sulla droga, dal pusher al grande trafficante, e ci sono 15.660 detenuti tossicodipendenti, persone da curare.