30 luglio 2025
Aggiornato 18:00
Le «domande» del PD

Finocchiaro: «Nuova strage chiede responsabilità governo»

«Esecutivo e ministero Interno non possono sottrarsi»

ROMA - «La notizia di una nuova strage di migranti in mare chiama in causa precise responsabilità alle quali il governo italiano e in particolare il Ministro dell'Interno non possono sottrarsi. Come non riconoscere anche nella logica che ha presieduto alla politica e alle leggi del governo una ragione di tanta inumanità?». Lo dicono i senatori Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo Pd e Pietro Marcenaro, sempre del Pd, presidente della Commissione Diritti umani.

«Ma oltre a questo ci sono domande precise che vogliamo avanzare - sottolineano i tre senatori democratici.

La prima domanda riguarda la verifica dell'accordo con la Libia, del quale il governo aveva garantito una affidabilità e un controllo della gestione che i fatti pesantemente contraddicono. L'idea che in un paese come la Libia il raduno degli immigrati e la partenza delle imbarcazioni possa avvenire all'insaputa delle autorità non può essere presa in considerazione.

La seconda domanda - proseguono Finocchiaro, Zanda e Marcenaro - riguarda la possibilità negata a coloro che, come gli eritrei che fuggono dalla guerra, hanno diritto alla protezione umanitaria di farla valere senza essere costretti alla clandestinità e a consegnarsi alle strutture e al meccanismo della tratta.

La terza domanda - ribadiscono - chiede come sia possibile che in un tratto di mare che, anche sulla base degli accordi sottoscritti, dovrebbe essere costantemente monitorato, una imbarcazione possa andare alla deriva per tanti giorni senza essere avvistata e individuata. Siamo forse all'ennesima puntata del conflitto che sulla pelle dei poveracci oppone da tempo l'Italia a Malta?

La quarta domanda chiede al governo di sapere cosa intenda fare per individuare e punire severamente, come previsto dalla legge, quanti avessero omesso di soccorrere in mare i naufraghi che hanno incrociato».

«La quinta domanda - proseguono gli esponenti del Pd - muove dalla constatazione che, contrariamente alla propaganda leghista e governativa, gli sbarchi dal mare riprendono. Come saranno gestiti in una situazione nella quale i CIE non solo sono saturi e sovraffollati ma stanno diventando, come dicono le cronache ogni giorno, veri e propri centri di accumulazione della tensione? A queste domande chiediamo una risposta urgente - concludono Finocchiaro, Zanda e Marcenaro -. Intanto aspettiamo che il Ministro dell'Interno trasmetta immediatamente al Parlamento la preannunciata relazione del Prefetto di Agrigento sull'argomento».