2 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Non ci sarebbero ancora iscritti nel registro degli indagato

Incendi in Sardegna, interrogatori in Procura a Tempio

Si tratta di persone note per precedenti specifici

CAGLIARI - Dodici ore di interrogatorio in Procura a Tempio per alcune persone sospettate di aver causato l'incendio che giovedì scorso ha ridotto in cenere qualcosa come ottomila ettari di territorio fra Berchiddeddu, Loiri e Padru, in Gallura. Non ci sarebbero ancora iscritti nel registro degli indagato.

PERSONE INFORMATE SUI FATTI - Gli interrogati sentiti dal pm Daniela Isaia, secondo il nucleo investigativo del Corpo Forestale Regionale, sarebbero state sentite come persone informate sui fatti. Si tratterebbe di soggetti già notti per precedenti specifici. Gli uomini della Forestale hanno consegnato al pm incaricato delle indagini un dettagliato rapporto sugli incendi che nei giorni scorsi hanno devastato la Gallura.

SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO - Rientra lo stato d'allarme in Sardegna e nel bilancio pomeridiano del centro operativo regionale del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, oltre al completamento della bonifica dei quattro roghi registrati nelle prime ore del mattino, figurano solo due nuovi incendi, entrambi nella parte meridionale dell'isola, a Villacidro e a Sant'Antioco. In quest'ultima località le fiamme si sono avvicinate a una spiaggia, ma non si è resa necessaria l'evacuazione dei bagnanti per il pronto intervento delle squadre a terra e dei vigili del fuoco. Completata la bonifica anche in queste due località sarà possibile tracciare un bilancio definitivo delle superfici percorse dalle fiamme nell'ultima settimana. Probabilmente risulteranno superiori ai 25 mila ettari. Secondo il centro operativo regionale il 70% degli incendi sarebbe di origine dolosa e il 30% colposa. Su tutti gli episodi sono in corso indagini di polizia giudiziaria a cura dello speciale nucleo investigativo della Forestale regionale e delle altre forze di polizia.