12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Nuova influenza

Rezza (Iss): «Da inglesi gesto di responsabilità»

Proiezioni Iss: «Pandemia finirà a maggio, in Italia 4 mln contagi»

ROMA - Fanno bene gli inglesi a bloccare i malati di nuova influenza, evitando che diffondano il contagio nel resto d'Europa. Con questo gesto dimostrano «responsabilità e generosità». E' il commento di Giovanni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità (Iss), sulla decisione delle compagnie British Airways e Virgin Atlantic di non far imbarcare i passeggeri che mostrano i sintomi della nuova influenza.

«Dovremmo essere grati - dice Rezza - agli inglesi. Impedire ai malati di prendere l'aereo e diffondere l'infezione mi pare un servizio che fanno agli altri, un gesto di estrema responsabilità e generosità». In Italia, sottolinea l'epidemiologo, è ancora presto per ricorrere a misure analoghe, dal momento che il contagio non si è ancora diffuso. «Almeno finché non avremo una diffusione altrettanto forte. Siamo fra i pochi ancora in Europa a non essere ancora stati colpiti da una epidemia».

Le proiezioni dell'Iss, spiega l'epidemiologo, indicano che con la campagna di vaccini predisposta dal Governo la pandemia dovrebbe concludersi entro maggio, senza superare in Italia i 4 milioni di contagi. L'allarme dovrebbe cessare con la fine della stagione invernale, sostanzialmente in concomitanza con la conculsione della diffusione dell'influenza stagionale.

«D'altra parte - sottolinea Rezza - la stessa Organizzazione mondiale della sanità lo ha sempre detto: non è il caso di bloccare i trasporti, ma è sconsigliato viaggiare a chi è malato. In primo luogo per tutelare la sua salute, ma anche per ridurre la diffusione del virus». In questa fase, spiega, tutte le misure adottate per ridurre il numero di contagi sono positive. «Bisogna essere chiari: la malattia ha un tasso di letalità basso, paragonabile a quello della influenza stagionale. Ma ha una diffusione molto rapida. E se i numeri del contagio sono molto grandi, anche quelli dei casi gravi crescono. Perciò ogni misura che possa frenarlo è opportuna». Non solo ma, rallentando la corsa del virus, si attenua anche la possibilità di una mutazione, che potrebbe renderlo più pericoloso. Perciò anche la chiusura dei college dove si registrano casi di nuova influenza, «va interpretata come una utile cautela che permette di ridurre il numero dei contagi».