Marini: «PD in balia di mode, segreteria ridotta a gratta e vinci»
A Repubblica: «Problema non è Grillo, ma immagine rovinata partito»
ROMA - Nel Pd «si svilisce il senso di una responsabilità importante e grave quale è quella di segretario», lasciando esposto il partito «a tutti i venti del consenso mediatico del momento». Intervistato da Repubblica, Franco Marini, ex presidente del Senato e storico leader dei popolari, accusa: «Il problema non è Grillo, che è un comico serio. Il suo è uno sberleffo, ci dà una scrollata. Il problema vero è l'immagine rovinata del partito che mette in palio al 'gratta e vinci' la carica di segretario».
Per Marini, è «surreale» che «personaggi improbabili senza preparazione nè attitudine pensino seriamente di poter fare il segretario». Un riferimento al terzo uomo Ignazio Marino, ma non solo: «C'è stata una caduta di responsabilità del gruppo dirigente - accusa Marini -. Siamo l'unico partito al mondo a scegliere il segretario con le primarie». Anche per questo, il congresso dovrà assumersi la responsabilità di modificare lo statuto «che sembra fatto dal dottor Stranamore»: «quelle regole uccidono qualsiasi forza politica», mette in guardia l'ex leader Cisl. Poi, di nuovo su Grillo: «Mi auguro si fermi, allora gli manderò un biglietto per ringraziarlo».
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