Obama-Berlusconi, Presidente Usa: con Italia legami rafforzati
Berlusconi: «Collaborerò con Obama come con Bush, iniziato bene»
WASHINGTON - Tra Italia e Stati Uniti abbiamo «rafforzato i legami esistenti e la collaborazione che c'è sempre stata tra i due Paesi». Lo ha detto il presidente americano Barack Obama dopo l'incontro alla Casa Bianca con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Un incontro improntato alla massima cordialità e alla collaborazione. Obama, al termine dell'incontro ha definito Berlusconi «grande amico» aggiungendo: «a me piace personalmente e i nostri popoli si amano». Il presidente americano ha poi ringraziato Berlusconi «per la sua leadership e per quello che ha fatto» e ha sottolineato che «la collaborazione continuerà per tutto il tempo».
A sua volta Berlusconi ha detto di augurarsi di riuscire ad avere con Barack Obama un rapporto simile a quello avuto con George W. Bush sottolineando anche che c'è stato un buon inizio. «Se posso augurarmi un rapporto diretto e personale con Obama - ha detto Berlusconi - ne sarei lieto.
Saranno i fatti a dirlo, ma abbiamo bene cominciato». Una frase che poco dopo il presidente americano ha commentato con un «absolutely» in segno approvazione. Il premier italiano ha poi aggiunto che «apre il cuore vedere che le sorti della più grande democrazia del mondo sono in buone mani».
Obama ha annunciato che l'Italia ha accettato di accogliere tre detenuti di Guantanamo. Il presidente Usa sta infatti premendo sui partner esteri perchè accolgano alcuni detenuti che non possono tornare nei paesi d'origine per il timore di trattamenti inumani. Il mese scorso, il ministro degli esteri Franco Frattini, aveva anticipato che l'Italia sta considerando la richiesta statunitense di prendere in carico due prigionieri tunisini di Guantanamo.
Nell'incontro si è parlato anche di Afghanistan e Pakistan. Il numero uno della Casa Bianca ha sottolineato che «l'Italia è un alleato cruciale nella coalizione che aiuta la stabilizzazione dell'area».
Berlusconi ha poi formulato un auspicio sui risultati del G8, attualmente presieduto dall'Italia. «Vogliamo che questo G8 arrivi a soluzioni concrete su molti temi che sono di assoluta importanza. Primo tema è quello di come uscire da questa crisi. Stiamo lavorando per arrivare ad un corpus di principi e di regole per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro». Il premier ha anche sottolineato che «siamo d'accordo sul fatto che non è pensabile che il G8 produca questo corpus. un primo step che avrà seguito al G20 di Pittsburgh per arrivare a soluzioni condivise che non condizionino il libero espandersi dell'economia».