12 ottobre 2025
Aggiornato 16:30
INTERCETTAZIONI

ANM: In Italia muore la giustizia penale

«Il combinato fra questo ddl e riforma processo la determinerà»

ROMA - L'intervento sulle intercettazioni in esame alla Camera «preoccupa ancora di più» se lo si legge «insieme alla riforma del processo penale in discussione al Senato».

Lo denuncia l'Anm in una nota, con la quale spiega che il combinato di queste due riforme diventa «una proposta che non introduce le riforme necessarie ad assicurare l'efficienza del processo e la sua ragionevole durata, ma addirittura inserisce nuovi, inutili formalismi, che determineranno un ulteriore allungamento dei tempi del processo. Il sacrosanto spirito garantista della nostra cultura giuridica - è la lettura dell'Anm - viene tradito e trasformato in un 'formalismo fine a sé stesso', che spesso oscura le questioni da giudicare».

«La conseguente non ragionevole durata di troppi processi - denunciano ancora i magistrati - si traduce di fatto nella negazione dei diritti fondamentali e in nuove forme di giustizia privata. Ciò contrasta con l'obiettivo di accrescere il livello di efficienza del processo e di assicurare ai cittadini «decisioni nel merito» in tempi ragionevoli, nel rispetto dell'articolo 111 Cost. e senza rinunciare alle garanzie costituzionali. È questa, nei fatti, la morte della giustizia penale in Italia.