Sollicciano: con 300 detenuti in più, si promettono 200 posti fra tre anni
Poretti: «Un esempio grottesco della politica dello struzzo!»
Stamane 29 maggio con una delegazione radicale (1) abbiamo effettuato una visita al carcere di Sollicciano a Firenze: 933 detenuti per una capienza di 630 posti. 821 uomini (438 in attesa di giudizio), 112 donne (45 in attesa di giudizio) e tre bambini (di cui uno compirà 3 anni il primo di giugno e come regalo avrà la separazione dalla madre che resterà in carcere).
Agenti penitenziari: 635 in organico a fronte di una pianta organica prevista di 695, ma di quelli in organico ben 180 sono distaccati, pagati per Sollicciano ma svolgono il loro lavoro in altri luoghi fisici, ministero, scorte o altro. Dal 2007 a ieri i detenuti morti sono stati 5, di cui 3 suicidi, due italiani e l'ultimo un palestinese ieri notte.
A seguito di alcune condanne definitive molti detenuti non hanno il diritto di voto attivo, comunque le domande pervenute all'amministrazione penitenziaria per votare sono state solo 28, di cui 8 non autorizzate.
A fronte di questa situazione il Piano carceri del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, prevede un nuovo padiglione e 200 posti entro il 2012! Un intervento da 10 milioni di euro.
Se non si fosse davanti alla tragedia di vite umane ammassate, costrette e ristrette in condizioni di degrado e di fatiscenza, ci sarebbe da ridere. A fronte di un trend in costante crescita, nel solo Sollicciano durante il 2008 la presenza oscillava tra 800 e 850, da gennaio a maggio sono oltre 100 detenuti in più, l'intervento pare ironico. Oggi sono 303 i detenuti in più rispetto alla capienza ma il piano carceri prevede di incrementare di 200 posti fra 3 anni!!!
Tutto questo inserito in un sistema giustizia al collasso con:
- 9 milioni di processi pendenti;
- un'amnistia di fatto per quei 140 mila reati che ogni anno vanno in prescrizione (creando una sorta di «amnistia di classe«);
- il carcere come un gigantesco cassonetto in cui riversare tutte le problematiche e i fenomeni sociali che la Politica non è in grado di governare.
(1) composta dai senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, dalle candidate alla lista Bonino Pannella per le Europee Mina Welby e Giulia Simi e dal segretario dell'Associazione radicale Andrea Tamburi, Giancarlo Scheggi
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