20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Elezioni

Agcom diffida tv: squilibrate. Le opposizioni plaudono

A Rete 4 180mila euro di sanzione per mancato riequilibrio

ROMA - L'Autorità garante per le telecomunicazioni multa Mediaset, in particolare Rete4: 180mila euro di sanzione per aver offerto al Governo troppo spazio rispetto agli altri soggetti politici. La decisione è arrivata ieri, dopo che era caduto nel vuoto l'ordine di «riequilibrare» gli spazi informativi impartito la scorsa settimana a Mediaset. Ma nel mirino dell'Agcom figurano anche tutte le altre emittenti televisive, che dovranno procedere ad un «immediato riequilibrio». Immediata la reazione delle opposizioni, che plaudono all'iniziativa dell'Agcom, anche se uno dei commissari, Giancarlo Innocenzi Botti, ha votato contro il provvedimento e si è dimesso dall'incarico.

«La Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, - scrive l'Agcom in una nota - alla luce dei dati sul monitoraggio dell'ultimo periodo, perdurando uno squilibrio informativo tra tutte le liste che si sono presentate alle elezioni e una sovraesposizione del Governo, ha adottato un atto di diffida generale nei confronti di tutte le emittenti affinchè procedano all'immediato riequilibrio». Quindi, partendo dagli «esposti pervenuti dalle liste Pannella, Italia dei Valori-Di Pietro, La Destra-MPA, Sinistra e Libertà, Partito comunista dei lavoratori», l'Agcom ha ordinato «specifici riequilibri laddove necessario» ed ha comminato «a maggioranza, all'emittente Rete 4, una sanzione di 180 mila euro per l'inosservanza dell'ordine di riequilibrio impartito dall'Agcom il 14 maggio scorso».

Paolo Gentiloni del Pd commenta dicendo che «la decisione di Agcom conferma la scandalosa violazione della par condicio in atto da settimane a favore del PdL, del governo e della maggioranza». Peraltro, sottolinea, «nell'esposto che ho presentato ieri a nome del Pd, si rileva, tra l'altro, che questa violazione è particolarmente grave nelle reti Mediaset, dove lo spazio agli esponenti del PdL, parlamentari o membri del governo, è superiore di sei o sette volte allo spazio assegnato al Pd». Anche Grazia Francescato, di Sinistra e libertà, afferma che «era ora che l'Agcom intervenisse, come ormai chiediamo da settimane con numerosi esposti. Lo squilibrio degli organi informativi, infatti ci sta procurando danni rilevantissimi visto che, ad oggi, solo il 10% degli elettori conosce la lista di Sinistra e Libertà». Solo parzialmente soddisfatto Pancho Pardi di Idv: «Retequattro ha davvero esagerato, al fido Fede è stata comminata un'ammenda di 180.000 euro. Bruscolini per il suo proprietario Berlusconi, uno degli uomini più ricchi del pianeta. E' chiaro che l'ammenda come sanzione non basta».