2 maggio 2024
Aggiornato 04:30

Caccia, Ambientalisi: Grave allarme se stagione «no limits»

Alla Camera rischio di un nuovo blitz clamoroso e inammissibile

«Respingere le nuove gravissime proposte per 'caccia no limits' presentate da singoli deputati in occasione dell'approvazione alla Camera della legge Comunitaria». E' quanto chiedono le 20 associazioni ambientaliste del coordinamento contro caccia selvaggia a poche ore dal voto a Montecitorio della legge alla quale, secondo gli ambientalisti, deputati della maggioranza hanno presentato emendamenti per consentire la stagione venatoria 'no limits'.

«Dopo la cancellazione, operata con senso di responsabilità e correttezza dalla Commissione Agricoltura con un accordo bipartisan, dell'emendamento che avrebbe consentito di allungare la stagione venatoria tutto l'anno, ora alcuni parlamentari ci riprovano, in extremis, presentando vari emendamenti al testo della legge Comunitaria con i quali si intende manomettere la legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna e la disciplina del Caccia», scrivono Altura, Amici della terra, Animalisti Italiani, Fare Verde, Enpa, Greenpeace, Italia Nostra, Lac, Lav, Lida, Legambiente, Lipu -Birdlife Italia, Memento Naturae, Mountain Wilderness, No alla Caccia, Oipa, Vas, Associazione vittime della caccia, Wolf Emergency, WWF Italia.

«Appare davvero clamoroso, oltre che palesemente inammissibile per il regolamento della Comunitaria, che proprio in occasione della legge comunitaria finalizzata a sanare le gravi infrazioni commesse dall'Italia in tema di caccia, ci siano deputati che chiedono meno regole per la caccia e ripropongono l'idea di caccia no limits, con l'allungamento della stagione venatoria ai mesi di agosto e febbraio. Ma le proposte di deregulation vanno persino oltre - continuano le associazioni - con la cancellazione di vari reati venatori, la riduzione del già scarso controllo dello Stato sulle deroghe contra legem, la liberalizzazione dell'utilizzo dei richiami vivi e della caccia ai migratori».

«Chiediamo quindi al Governo e ai deputati di agire in sintonia con il volere del 90% degli italiani, bocciando gli emendamenti a favore di una caccia no limits, che produrrebbero ulteriori gravissime infrazioni alle direttive comunitarie e - concludono le associazioni - riaccenderebbero un nuovo scontro sociale, e di impegnarsi ad isolare e a mettere la parola fine ad ogni altra spinta verso caccia selvaggia».