24 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Politiche per la salute

Nessun caso di influenza da virus A H1N1 In Emilia-Romagna

Proseguono le attività di vigilanza e controllo. Studenti e personale scolastico a casa da scuola per 7 giorni se di ritorno dal Messico

BOLOGNA - Nessun caso di influenza da virus A H1N1. Ma continua l'attività di sorveglianza: a casa sette giorni se si torna dal Messico.
«In Emilia-Romagna non ci sono casi di influenza da virus A H1N1. Anche le persone sottoposte ad accertamenti perché presentavano sintomatologia influenzale, al ritorno da zone interessate dall’epidemia, sono risultate estranee all’infezione da virus A, la famiglia di virus a cui appartiene il sottogruppo A H1N1. E, dunque, non è stato necessario inviare i campioni – già analizzati dai laboratori di riferimento regionali (Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna e Istituto Igiene Università di Parma) - all’Istituto superiore di sanità».

Lo riferisce il responsabile del Servizio sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna Pierluigi Macini, aggiungendo che «considerato l’incremento dei casi a livello internazionale e il progressivo coinvolgimento di diversi Paesi europei, compresa l’Italia, proseguono le attività di sorveglianza e controllo, secondo le indicazioni del Ministero della salute».

Recependo infatti la nota aggiornata del 2 maggio sulla sindrome influenzale e le Ordinanze ministeriali del 4 e 5 maggio, la Regione ha fornito alle Aziende sanitarie nuove indicazioni, con una nota dell’assessore alle politiche per la salute.
In via precauzionale, si suggerisce a tutte le persone che rientrano in Italia (e in Emilia-Romagna), dopo una permanenza in Messico, di restare a casa per 7 giorni: tale è il periodo che permette di escludere il contagio da virus influenzale. Gli studenti (delle primarie e secondarie), i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia e il personale scolastico non sono ammessi alla frequenza delle attività scolastiche per 7 giorni dal rientro.

La nota della Regione alle Aziende sanitarie riconferma, con le relative indicazioni e in collegamento con gli Uffici sanitari di frontiera negli aeroporti, tutte le procedure da seguire nell’eventualità di casi sospetti (presenza di criteri clinici, cioè sintomi influenzali, e di criteri epidemiologici, cioè provenienza da zona epidemica), di casi probabili (oltre ai criteri clinici ed epidemiologici, positività a virus influenzale A), di casi confermati (conferma da laboratorio della presenza di virus A H1N1).