28 marzo 2024
Aggiornato 12:30

Influenza suina: il virus A/H1N1

Al momento non è stato ancora confermato alcun caso di influenza suina H1N1, né in uomini né tantomeno in animali, in Italia

L’allarme relativo a casi di influenza suina dal nuovo virus A/H1N1, scattato questi giorni in Messico e negli Stati Uniti è un ceppo del sottotipo H1N1 del tutto nuovo, diverso da quelli già circolanti nei suini.
Questo fa sì che non si possa prevedere con esattezza l’evoluzione della diffusione del virus.

I dati epidemiologici sono in rapida evoluzione e non è possibile finora stabilire un reale tasso di trasmissione e una relativa incidenza della malattia e della mortalità. Si rileva in proposito che nessuno dei casi diversi dal Messico è stato mortale e pochissimi hanno richiesto ospedalizzazione.

L’aspetto più critico riguarda la capacità di provocare infezioni gravi, secondo quanto riportato in Messico, in giovani adulti. Ciò lo differenzierebbe dai comuni virus influenzali stagionali, che in genere provocano danni maggiori solo nei bambini più piccoli e nelle persone anziane e/o debilitate. Sulla virulenza di questo ceppo virale bisogna però esser cauti, in quanto i casi registrati negli Stati Uniti, a differenza di quelli messicani, erano tutti di lieve o modesta entità. Il virus, inoltre, sembra essere per ora sensibile a farmaci antivirali, quali gli inibitori della neuraminidasi, che potrebbero rappresentare un utile ausilio nei casi accertati.

Un’altra considerazione riguarda la stagionalità. In genere, nei paesi a clima temperato (quali appunto il nostro), l’influenza si diffonde soprattutto nei mesi invernali, ma è da tener presente che un virus nuovo potrebbe anche comportarsi in maniera diversa rispetto ai classici virus dell’influenza umana. Nelle aree sub-tropicali, inoltre, il virus influenzale non rispetta alcuna stagionalità’, e ciò rende conto della difficoltà ce si trova ad arginarne la diffusione nel suo focolaio originario messicano. Infine nell’emisfero australe si va incontro all’inverno.

ITALIA - Al momento non è stato ancora confermato alcun caso di influenza suina H1N1, né in uomini né tantomeno in animali, in Italia. Evitare se possibile, di visitare le aree attualmente affette è sicuramente una saggia misura precauzionale, così come è necessario rafforzare le misure di sorveglianza clinica ed epidemiologica. Il Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, coordinatore della rete dei Laboratori diagnostici, sta mettendo a punto, inoltre, degli esami in grado di escludere (o, eventualmente, confermare) la presenza di un’infezione da ceppo suino H1N1 del tipo riscontrato in Messico e in altri paesi del Nord-America.

Dal Ministero della Salute: domande e risposte