2 maggio 2024
Aggiornato 02:30

In Calabria finisce l'incubo per Michael, era nascosto tra i rovi

Ha sentito i passi dei soccorritori e ha gridato «Mamma»

COSENZA - Finisce l'incubo per il piccolo Michael Cipolla. Dopo circa 24 ore di ricerche è stato rintracciato nella frazione Ghiandaro del comune di San Marco Argentano, nel cosentino. Era in un canale per lo scolo delle acque piovane, distante circa 3-4 km in linea retta dalla propria abitazione, nascosto tra i rovi. La scomparsa era stata denunciata ieri dai familiari che non lo avevano visto rientrare.

Il piccolo, secondo quanto raccontato dal padre, era solito andare a trovare la nonna che abita a poche centinaia di metri dalla propria casa. Michael dal suo 'rifugio' ha sentito sulla strada vicina il rumore dei mezzi di soccorso e delle persone che perlustravano la zona e ha pronunciato la parola «mamma». Due volontari si sono avvicinati e uno lo ha recuperato. La brutta avventura si è conclusa con tanto spavento e qualche graffio. Dopo il ritrovamento, Michael è stato portato immediatamente a casa con un'auto della protezione civile di Cervicati. Poi, accompagnato dai carabinieri e dai genitori, è stato portato presso la compagnia carabinieri di San Marco Argentano, dove lo attendeva l'ambulanza del 118. I medici, dopo averlo visitato, hanno disposto il trasporto presso l'ospedale l'Annunziata di Cosenza.

Nonostante appaia in buone condizioni, sono in corso ulteriori accertamenti sanitari. Sul luogo del ritrovamento si stanno effettuando ancora dei rilievi per comprendere la dinamica della scomparsa. Le ricerche, ininterrotte, sono state coordinate dai carabinieri della locale compagnia, assieme a personale del corpo forestale dello Stato, della polizia, dei vigili del fuoco, di diverse associazioni di volontariato e protezione civile, tra i quali alcuni provenienti direttamente dai luoghi del terremoto in Abruzzo. L'intero paese si è poi mobilitato. Nelle ricerche sono state utilizzate anche unità cinofile e due elicotteri.

Tra le associazioni di volontariato erano presenti gli iscritti all'associazione nazionale carabinieri, al nucleo emergenza di Cervicati, al soccorso alpino e speleologico, alla Croce rossa, alla Misericordia e decine di volontari tra parenti, amici, conoscenti e cittadini. Tanto spavento ma anche una grande gioia per i genitori e gli abitanti del centro del cosentino, che sono rimasti in apprensione per 24 ore interminabili. Gli investigatori non avevano escluso nessuna ipotesi. Il bimbo sembrava scomparso nel nulla. Si è parlato di sequestro e di annegamento. Una ipotesi che era possibile visti i tanti canali di scolo delle campagne circostanti. Poi il ritrovamento, gli abbracci e la commozione dei genitori.