4 maggio 2024
Aggiornato 09:30

Foggia, Comune-Ataf: Nessun bus xenofobo, linea c'è da 4 anni

«Serve per facilitare spostamenti immigrati e l'integrazione»

A Foggia non ci sono 'bus xenofobi': quella linea tra il capoluogo e la vicina frazione di Borgo Mezzanone, dove ha sede il Centro accoglienza per richiedenti asilo, è attiva da ben quattro anni, da quando cioè oltre alla linea Foggia-Borgo Tavernola-Fandetta-Borgo Mezzanone se ne è resa necessaria una seconda che collegasse direttamente la città al Centro per gli immigrati. Sulla scorta delle notizie finite sulla stampa circa una linea di bus solo per gli stranieri, L'Azienda Trasporti Automobilistici Foggia (Ataf) ha precisato questa mattina che «non vi è, né vi è mai stato, alcun impedimento verso nessuna categoria di utenti ad utilizzare le linee, né tantomeno è stato mai messo in atto da parte dell'azienda nessun atto discriminatorio verso chicchessia».

«La linea che serve il Centro di Accoglienza, attiva già da quattro anni, effettua un percorso diverso dalla linea che collega la frazione di Borgo Mezzanone, in quanto quest'ultima raggiunge anche altre due frazioni (Borgo Tavernola e Fandetta)», ha spiegato l'azienda: «La linea che serve il Centro di Accoglienza fu istituita, su indicazione della Prefettura, per non intasare la linea che collega la frazione di Borgo Mezzanone, in quanto l'entità del numero degli ospiti del Centro (circa 1.000, che in gran parte hanno necessità di recarsi quotidianamente a Foggia) non consentiva con un unico autobus di garantire il collegamento con il centro città».

«L'azienda confida nel senso di responsabilità e nella correttezza professionale degli organi d'informazione - ha concluso l'Ataf - al fine di far cessare le strumentalizzazioni che sono scaturite da tale vicenda».

Anche il sindaco della città ha affrontato l'argomento. In una nota Orazio Ciliberti ha spiegato che «non c'è mai stata volontà di segregazione, l'amministrazione Comunale e l'Ataf hanno inteso realizzare un servizio aggiuntivo. Le di linee di trasporto che interessano Borgo Mezzanone sono due: una ferma nei pressi della frazione, la seconda porta direttamente al campo di accoglienza. Non c'è segregazione, non c'è apartheid. Gli immigrati, come tutti i cittadini foggiani, possono prendere qualsiasi tipo di mezzo, sono liberi di farlo».

«Possono prendere, da sempre, liberamente, anche il mezzo che ferma alla frazione ma che dista dal campo di accoglienza oltre un chilometro», ha aggiunto il primo cittadino che infine si è detto rammaricato «che un'iniziativa nata per potenziare l'accoglienza, l'integrazione e il servizio di trasporto nell'area di Mezzanone sia stata interpretata in maniera troppo sbrigativa e superficiale».