4 maggio 2024
Aggiornato 18:30

Alessandria: l’acqua non ha fermato la pacifica invasione degli scout

Grande partecipazione dei Lupetti e Lupette dell'Agesci del Basso Piemonte alla “Caccia di Zona” di domenica 29 marzo 2009”

ALESSANDRIA - Il titolo scelto per la «caccia di Zona» 2009 del Basso Piemonte e dalla «Zona dei Vini» — in programma alla Cittadella di Alessandria domenica 29 marzo u.s. — era «In crociera con Noè» e per i trecento e più lupetti e lupette scout accompagnati dai loro capi e responsabili quella di domenica è stata veramente un’esperienza «acquatica», almeno nel senso della pioggia torrenziale che ha continuato a cadere ininterrottamente per tutto il giorno. Ciò nonostante, la vitalità e la simpatia di questi piccoli scout provenenti da tutto il Piemonte Meridionale (e, in particolare dalle province di Alessandria e Asti) ha reso il grande incontro ugualmente bello e appassionato.

Grazie al patrocinio e al sostegno dell’Amministrazione Comunale — che, nel mettere a disposizione la Cittadella Militare, ha previsto una location sia in caso di bel tempo che una in caso di pioggia (ossia l’interno del possente Bastione Sant’Antonio) — tutte le attività hanno potuto svolgersi ottimamente, al coperto e articolate in molti temi, giochi ed esperienze. Il tutto in coerenza con gli obiettivi del metodo educativo scout, ossia: formazione del carattere; abilità manuale; salute e forza fisica; servizio al prossimo.

I diversi «branchi» dei lupetti e lupette (dagli otto ai dodici anni) sono stati invitati a osservare il creato come se si trovassero, insieme a Noè, «dentro» l’avventura di un «viaggio immaginario per gli oceani, scoprendone le meraviglie e allenandosi nelle tecniche tipiche di ogni isola su cui attraccare». Nei tanti laboratori e stand si è poi giocato e fatte esperienze educative relative a molteplici ambiti tematici: dalla realizzazione di aeromodelli di cartone, a quella di semplici strumenti ritmico-musicali, dagli approfondimenti delle regole del gioco di alcuni sport agli origami, dagli scooby-doo ai giochi a squadre…

L’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) appartiene al movimento giovanile di rilievo mondiale fondato da Robert Baden-Powell nel 1907 e oggi conta più di 177.000 soci articolati — oltre ai Branchi dei lupetti — in Reparti (per i ragazzi dai 12 ai 16 anni), in Clan (per i giovani dai 17 ai 20 anni) e in Comunità Capi (che accoglie i capi adulti di tutte le unità).
Dopo la Santa Messa, concelebrata nel primo pomeriggio dai «Baloo» (secondo la terminologia scout, gli «orsi bruni» che insegnano ai lupacchiotti la «Legge della giungla», ossia gli assistenti ecclesiali AGESCI presenti: don Emanuele, don Paolo e don Luigi), ancora tanti giochi e attività educative e poi il grande cerchio finale tutti tenendosi per mano.

«Vorremmo esprimere un convinto ringraziamento a nome di tutti i nostri ragazzi — hanno sottolineato Dora Penzone, acquese, responsabile di AGESCI – Zona dei Vini, Marta Delucchi, alessandrina, incaricata alla branca L/C Zona dei Vini e Andrea Mangone (Lupo Allegro) del Gruppo scout «Callianetto 1» (AT), incaricato al coordinamento metodologico - Zona dei Vini —. Un grazie particolare al Sindaco di Alessandria e agli Assessori comunali alle Politiche per la Famiglia, ai Lavori Pubblici e alle Manifestazioni per aver reso possibile l’evento dentro il suggestivo contesto della Cittadella di Alessandria. Un grazie anche all’AMAG (per la cisterna con l’acqua potabile), all’AMIU per la pulizia degli spazi utilizzati, al CSV di Asti e a tutti coloro che, a livello tecnico, hanno reso possibile la riuscita della nostra grande «Caccia di Zona» che, dopo l’esperienza ad Acqui Terme di dodici anni fa, si è riprodotta nell’originalità dello scenario della Cittadella alessandrina».

«A nome dell’Amministrazione Comunale — ha precisato Teresa Curino, Assessore alle Politiche per la Famiglia — ringrazio anch’io gli scout per l’ottimo presidio organizzativo e, considerando i tanti lupetti e lupette ospitati, a causa della pioggia, dentro il Bastione Sant’Antonio, penso che raramente questi muri costruiti per le difese belliche abbiamo potuto «gioire» delle voci allegre di tanti meravigliosi ragazzi e, in particolare di giovani scout».