2 maggio 2024
Aggiornato 05:00

Terni, riduce la moglie in schiavitù: segregata dal 1997

Arrestato un marocchino: lasciava i 3 figli senza cibo nè cure

TERNI - Ha ridotto in schiavitù la moglie, una marocchina di 35 anni, tenendola segregata in casa dal 1997 a oggi, vessandola, non consentendole di imparare l'italiano e vietandole perfino di aprire le imposte delle finestre, trattandola come 'una cosa' e non come una persona.

E' successo a Terni, dove una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Maurizio Santoloci a conclusione di un'attività d'indagine svolta dalla mobile ha fatto finire in manette S.G., 65 anni, cittadino marocchino in possesso anche della cittadinanza italiana, arrivato in Italia negli anni '80, e ritenuto responsabile del reato di riduzione in schiavitù.

Le indagini svolte hanno accertato che l'uomo ha esercitato nei confronti della moglie, 35 anni, cittadina marocchina, a partire dall'anno 1997 e fino a oggi, poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà, attraverso vessazioni di varia natura, consistenti nel tenerla segregata in casa, non consentendole di imparare la lingua italiana, perfino vietandole di aprire le imposte di casa.

L'uomo è stato ritenuto anche responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia per aver maltrattato oltre alla moglie anche i suoi tre figli minori, facendo mancare loro i il cibo, omettendo di procurare loro i medicinali e trascurando, addirittura impedendo, di farli sottoporre alle necessarie cure mediche, pur potendo egli provvedere al loro sostentamento, in quanto la sua attività di venditore ambulante gli consentiva di avere un reddito dignitoso. Nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti della Squadra mobile hanno rintracciato l'uomo e lo hanno arrestato ponendo fine alle malversazioni, portandolo nel carcere di Terni.