28 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Torino, meno delitti in provincia e in città

L'esame dei dati è stato al centro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in prefettura

TORINO - I dati statistici sulla delittuosità in provincia e nel capoluogo piemontese sono stati al centro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è svolto ieri in prefettura a Torino alla presenza, oltre che dei vertici provinciali delle Forze dell’ordine e ai rappresentanti dell’Esercito, del Presidente della Provincia, del Sindaco di Torino e del Procuratore della Repubblica.

In base ai dati disponibili relativi al periodo II semestre 2005 - I semestre 2008, il prefetto Paolo Padoin ha sottolineato che il totale dei delitti ha registrato un trend crescente sino al I semestre del 2007 (passando da 72.743 a 94.388 delitti a livello provinciale e da 44.656 a 58.328 delitti a Torino), che si è poi invertito nel I semestre 2008 con 79.669 delitti in provincia e 48.464 delitti a Torino.

Con particolare riferimento per l’ultimo periodo, il raffronto percentuale tra il I semestre 2007 e il I semestre 2008 ha manifestato una generalizzata diminuzione percentuale di tutte le più significative fattispecie:

totale delitti -15,6% in provincia e -16,9% a Torino;
furti -24,6% in provincia e -26,8% a Torino;
borseggi -30,1% in provincia e -32,3% a Torino;
furti in abitazione -10,6% in provincia e -8,8% a Torino;
furti di autovetture -22,7% in provincia e -23,3% a Torino;
furti su auto in sosta -20,4% in provincia e -20,7% a Torino;
rapine -22,6% in provincia e -23,8% a Torino;
reati inerenti agli stupefacenti -6,8% in provincia e -10,8% a Torino;
truffe e frodi informatiche -30,9% in provincia e -29% a Torino

Tale tendenza sembra confermata, sulla base dell’esame dei primi dati di raffronto disponibili, anche nel confronto annuale 2007-2008.

Il Prefetto ha precisato che i risultati ottenuti sono il frutto, oltre che di un incremento dell’azione di contrasto, di un modello di governo della sicurezza, a cui recentemente si è aggiunto l’apporto dell’Esercito, che coinvolge tutti gli attori pubblici. In tal modo Prefettura, Forze dell’ordine, Polizia Municipale, Enti Locali hanno potuto lavorare insieme con spirito di collaborazione, obiettivi comuni e rispetto delle reciproche competenze per incrementare, anche attraverso mirate progettualità, il livello di sicurezza della cittadinanza.