20 aprile 2024
Aggiornato 04:30

Sito web antidroga del Governo. A che e a chi serve?

FIRENZE - E' stato lanciato nei giorni scorsi, su iniziativa del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il sito web del Governo contro la droga. All'indirizzo http://edu.dronet.org c'è una ampia raccolta delle iniziative dello specifico sottosegretario, Carlo Giovanardi, che il Governo ha delegato a seguire la materia con particolare attenzione la mondo della scuola.

Quando qualcuno apre un sito Internet, abitualmente si sente appagato perché potenzialmente sta diffondendo informazioni fruibili da chiunque e ovunque, dai telefonini al pc dell'ufficio. Potenzialmente, per l'appunto. La diffusione del web è tale, però, che a differenza di chi dimostra ancora di avere scarsa ed erronea dimestichezza con la Rete, non basta più -come una decina d'anni fa- solo esserci, ma contano i contenuti e il modo di renderli interessanti per i potenziali fruitori.

Per qual motivo uno studente dovrebbe andare a visitare il sito della Gelmini e di Giovanardi? Dove, per esempio, si sostiene che »...a parità di sigarette, il fumatore di marijuana è più soggetto al rischio di un cancro rispetto al fumatore di solo tabacco» (... ma quanti sono coloro che fumano una ventina di sigarette di marijuana al giorno come col tabacco?). Oppure: «Gli studenti che fumano marijuana ottengono voti più bassi e hanno meno probabilità di diplomarsi rispetto ai loro compagni di classe che non fumano» (... no comment).

Questo sito Internet, pieno di informazioni, anche se sul livello degli esempi che abbiamo sopra riportato, non si capisce perché dovrebbe essere letto dai potenziali fruitori di sostanze illegali. Vi sono raccolte informazioni non di prima mano ma già molto note e mediate da simili agenzie Usa o del Veneto. A cosa serve raggrupparle in nuovo sito che forse sarà visitato solo da alcuni insegnanti che già trovano in Rete simili informazioni? Oppure la Gelmini e Giovanardi credono che gli studenti andranno curiosamente ad informarsi di cosa si apprestano ad usare per sballarsi?

Non ce ne voglia il nostro Governo, ma crediamo che questo sito serva solo a chi l'ha fatto per dire che c'è e fa qualcosa. Sulla sua efficacia rispetto alle intenzioni, vediamo solo un deserto, così com'e' stato per analoghe iniziative negli anni passati.
A nostro avviso, l'alternativa alle droghe non esiste di per sé, figuriamoci poi con iniziative del genere che, oltre ad essere esempio di un cattivo uso del denaro pubblico, siccome sono anche a loro modo ridicole, fomentano risultati opposti da quelli che i promotori si prefiggono. Le droghe (tutte, comprese le legali come alcool e tabacco) vanno conosciute per decidere di propria iniziativa e non restarne vittima, diretta o indiretta attraverso un mercato clandestino che cerca adepti nel business e nel consumo sanitariamente incontrollato. Da che mondo è mondo, la criminalizzazione delle sostanze e dei loro consumatori ha sempre e solo incrementato malavita, insicurezza e danni sociali ed individuali.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc