19 aprile 2024
Aggiornato 01:30

Cani e nuova ordinanza. Bene!

ADCU: «Partire da qui per una migliore mobilità urbana e legge nazionale»

FIRENZE - Giudizio positivo per la nuova ordinanza sui cani presentata oggi dal sottosegretario Francesca Martini. Finalmente abbiamo smesso di proiettare sui cani il recondito razzismo che e' in chi negli anni passati aveva concepito e confermato la discriminazione dei cani rispetto alla razza e non all'educazione. Fino ad oggi era come dire che gli umani di razza nera, in quanto tali, erano più pericolosi di quelli di razza bianca o gialla e non fosse, invece, un problema di civiltà, educazione, informazione.

Ma e' ancora troppo poco. Le ordinanze scadono, per cui occorre che ci sia una legge e non norme periodiche. Visti i precedenti e l'ignoranza manifestata, non e' escluso che le norme di oggi possano domani seguire le fobie dei nuovi ministri, per cui, se c'e' una legge, il suo cambio e' quantomeno più complicato rispetto a riscrivere un'ordinanza.

Da questo nuovo corso, inoltre, sarebbe opportuno che il Governo desse precise e articolate indicazioni perché anche le città, oltre a consentire la mobilità dei cani, si attrezzassero per meglio accoglierli. Sono sempre di più le famiglie con un cane, soprattutto quelle fatte di anziani che, abitando più frequentemente nei centri urbani ed avendo loro meno mobilità dei giovani, hanno più esigenza di aree e spazi in cui i cani possano socializzare e vivere all'aria aperta parte della loro giornata senza dover necessariamente essere al guinzaglio o con la museruola. Infine, il trasporto dei cani sui treni ha bisogno di nuove norme: non solo nella vettura di coda e divieto per Eurostar, ma in tutti i treni, con regole precise per tutti e rispetto di chi, tra i viaggiatori, non vorrebbe avere un cane vicino.

Infine una nota che, anche se può apparire comica, visti i fatti non lo e'. C'e' un'associazione di consumatori, Codacons, che ha minacciato l'impugnazione di questa ordinanza davanti al Tar, sostenendo che, grazie a quella vecchia, tutti erano più sicuri e i pericoli erano diminuiti. Siccome queste affermazioni sono il contrario di quello che e' accaduto in questi anni e di quanto sostengono tutti gli esperti in veterinaria ed educazione canina oltre che in educazione civica, consigliamo al ministero delle Attività Produttive, nella cui lista delle associazioni del comitato nazionale (Cncu) svetta per partecipazione e presenza con relative prebende, soldi e rimborsi spese, di stilare anche una lista di associazioni pericolose (al pari di quella lista per cani testé abolita) in cui affidarle il posto di regina. Pericolosa per l'uso appropriato che fa di ignoranza, allarmismo, abuso della credulità popolare, distorsione delle informazioni, etc.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc