BR, Pm Milano chiede 17 condanne tra 2 e 22 anni
Il pm di Milano Ilda Boccassini ha chiesto condanne per un totale di 200 anni di reclusione per i presunti appartenenti al partito comunista politico-militare, arrestati nel 2007
MILANO - «Se non li avessimo fermati arrestandoli ci sarebbero stati altri morti innocenti come D'Antona e Biagi, anche se non è immaginabile un ritorno agli anni di piombo» dice il pm Ilda Boccassini alla fine della sua requisitoria prima di passare alle nude cifre: 17 richieste di condanna che vanno dai 2 ai 22 anni di reclusione per i presunti aderenti al «Partito comunista politico-militare» finiti in carcere tra il febbraio e il luglio del 2007.
Per il magistrato «è documentata, provata, la responsabilità di tutte le persone imputate, abbiamo individuato un percorso fatto di obiettivi da colpire, di bersagli e di azioni criminali». Al momento delle richieste di pena sono partiti slogan dal pubblico di amici e parenti: «Ora e sempre resistenza» - «Contro la crisi del capitalismo lotta per il comunismo». Dalle gabbie degli imputati invece i momenti di maggiore tensione c'erano stati in precedenza con pugni chiusi, parole d'ordine e grida di protesta soprattutto nel momento in cui il pm aveva ricordato gli incontri avuti da alcuni dei presunti terroristi con Guglielmo Fidanzati, ritenuto un uomo della commissione di Cosa Nostra condannato per traffico di droga e che in passato era stato inquisito dalla stessa Boccassini. La questione dei rapporti con la malavita era già emersa durante la testimonianza di Felice Maniero ex capo della banda del Brenta.
Nella requisitoria quando il pm citava Maniero dalle gabbie urlavano: «E' amico vostro, un collaboratore, l'avete mantenuto». Il magistrato insisteva: «Avevano bisogno di soldi per autofinanziarsi e non hanno esitato a rivolgersi a chi trafficava stupefacenti». Fidanzati era stato in carcere a Novara con Bruno Ghirardi che scontava una durissima condanna come militante dei Colp. Per Ghirardi la richiesta del pm è stata di 20 anni di reclusione. 22 anni ha sollecitato il pm per Claudio Latino e Davide Bortolato, 21 anni per il sindacalista Vicenzo Sisi, 19 anni per Alfredo davanzo, ritenuto il capo cellula. I quattro fin dal momento dell'arresto il 12 febbraio di 2 anni fa si erano dichiarati «prigionieri politici». 15 anni è la richiesta per Massimiliano Toschi, 6 anni e 8 mesi per il fratello Alessandro. 18 anni per Massimilano Gaeta. 9 anni per Salvatore Scivoli, un «comune» che risponde di concorso esterno nell'associazione eversiva. Poi altre richieste di pena tra i 2 e i 7 anni.
Le accuse a vario titolo sono di associazione sovversiva, banda armata, detenzione di armi, l'attentato a una sede di Forza Nuova, la rapina a un bancomat, il progetto emerso dalle intercettazioni di un'azione contro il professor Pietro Ichino che è parte civile nel processo. «Richieste esorbitanti senza alcuna argomentazione, senza parlare di diritto e senza riferimenti alla giurisdizione più volte invocata dalla magistratura» è il commento dell'avvocato Giuseppe Pelazza. Il processo riprenderà il prossimo 18 marzo con le parti civili. Sentenza attesa per fine aprile.