28 marzo 2024
Aggiornato 20:30

Crocchette per cani alla melamina

ADUC: «Ancora una volta si proteggono gli interessi economici dei produttori invece della salute dei consumatori»

FIRENZE - Non passa settimana senza che il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia non elogi la sicurezza della filiera alimentare italiana. Ogni volta che si e' scoperta la pericolosità di alimenti importati dall'estero, il ministro ha rivolto appelli al consumo del solo made in Italy. E non sono mancate le rassicurazioni sugli 'eccellenti controlli' del ministero della Salute sui prodotti italiani ogni qualvolta si e' scoperta qualche contaminazione (vedi il caso della mozzarella di bufala alla diossina).

E' nuovamente così per le crocchette killer alla melamina. Grazie allo scrupolo di una signora i cui tre cani sono morti contemporaneamente lo scorso agosto, si e' scoperto che una partita di cibo rigorosamente made in Italy aveva livelli altissimi di melamina (560 volte superiore al massimo consentito). Ebbene, ci sono volute le denunce pubbliche di numerose associazioni animaliste, una interrogazione parlamentare e un'inchiesta di un quotidiano per ottenere che il ministero della Salute rendesse noto il nome del produttore (Diusapet, di Marzano-Pavia)! Non solo quindi gli 'eccellenti controlli' non hanno prevenuto il commercio di prodotti pericolosi, ma per giorni e settimane i proprietari hanno continuato a nutrire i propri cani con prodotti potenzialmente letali, non potendo sapere quale marca fosse quella contaminata.

Sinceramente, all'eccellenza dei controlli ci crediamo sempre meno, mentre siamo sempre più convinti che l'obiettivo di tali rassicurazioni sia in primis quello di non danneggiare economicamente i produttori italiani. Una sorta di protezionismo dichiarativo a tutto danno dei consumatori.