20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Nel documento i quattro Paesi chiedono maggior sostegno contro l'immigrazione illegale

Il Consiglio UE Affari interni e Giustizia accoglie le richieste di Italia, Malta, Grecia e Cipro

Maroni: «Un impegno assolutamente importante e apprezzabile»

Le richieste principali contenute nel documento congiunto sul contrasto all'immigrazione illegale nel Mediterraneo firmato da Italia, Malta, Grecia e Cipro il 13 gennaio scorso sono state accolte dal Consiglio dei ministri di Affari interni e di Giustizia dell'Unione europea, riunito ieri a Bruxelles. I punti saranno inseriti nel programma di Stoccolma, che individuerà per il prossimo quadriennio le priorità dell'Unione in materia di giustizia e affari interni. Il programma sarà presentato dalla Commissione europea nel maggio prossimo.

«Un impegno assolutamente importante e apprezzabile» ha dichiarato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a Bruxelles per rappresentare l'Italia, a proposito dell'assenso al documento da parte del Commissario europeo per Giustizia, Sicurezza e Liberta' Jacques Barrot e del rappresentante governativo della Svezia, prossimo presidente di turno dell'Unione.

Nella loro proposta congiunta, che è aperta all'adesione adesioni da parte di altri Paesi, i quattro Paesi mediterranei chiedono in sostanza all'Unione un maggior sostegno nella lotta all'immigrazione illegale alle frontiere marittime. Risorse aggiuntive, intensificazione del coordinamento a livello europeo e incremento dei finanziamenti destinati a Frontex, l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne, per renderne più efficace il funzionamento.

Sul fronte immigrazione, il Consiglio ha affrontato anche il tema dell'istituzione dell'Ufficio di sostegno dell'Unione europea per i richiedenti asilo, la cui sede - per la quale Malta si è già candidata - dovrebbe trovarsi in uno dei Paesi del Mediterraneo.