Lannutti: Il summit G8 deve essere una nuova Bretton Woods
Secondo il senatore IdV il sistema finanziario e monetario, sempre più deregolamentato e sottratto ai controlli, ha minato ogni forma di governance
L'avvio di una nuova Bretton Woods, da mettere al primo punto tra gli argomenti in discussione al prossimo summit del G8, viene auspicato nella mozione del Gruppo Italia dei Valori del Senato illustrata oggi in Aula dal primo firmatario, il capogruppo del partito in Commissione Finanze, Elio Lannutti.
Nella mozione si chiede al Governo di impegnarsi, insieme al Parlamento e alle altre istituzioni competenti a livello nazionale, europeo e internazionale, per arrivare quanto prima ad una riorganizzazione del sistema monetario e finanziario mondiale. Ciò in considerazione del fatto che «la tanto decantata autoregolamentazione del mercato si è dimostrata totalmente incapace di mantenere il sistema su binari funzionanti» e che la crisi in realtà «è partita con la decisione del 1971 di sganciare il dollaro dal valore delle riserve auree».
Secondo il senatore IdV il sistema finanziario e monetario, sempre più deregolamentato e sottratto ai controlli, ha minato ogni forma di governance dando così origine ad una serie di bolle finanziarie, la più pericolosa delle quali è stata quella dei cosiddetti «derivati».
La soluzione, sostiene Lannutti, è quella di arrivare ad una completa riforma del sistema monetario (reintroducendo un sistema di cambi fissi, la definizione di un paniere di monete per i pagamenti internazionali, l'ancoraggio a un sistema di riserve auree o di materie prime), del sistema finanziario (con il congelamento dei derivati esistenti, l'introduzione di regole più stringenti per gli accordi privati OTC, la non detraibilità fiscale delle attività off-shore) e del sistema commerciale (con la revisione degli accordi WTO, la promozione di grandi investimenti infrastrutturali, la definizione di principi doganali, protezioni sociali e garanzie ambientali in un nuovo trattato di unione commerciale globale).