28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Disegno di legge sul riordino del sistema sanitario

“Accettermo con serenità la decisione del Parlamento”

Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo

PALERMO - «Finalmente il disegno di legge sul riordino del sistema sanitario approda in Aula, in modo da poter definire presto questo provvedimento di grande importanza per la vita dei siciliani che ha provocato polemiche troppo aspre durante il dibattito in commissione».
Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.

Testo commissione Sanità - «L’aspetto maggiormente positivo - continua Russo - è che i cittadini avranno certamente compreso quali sono le ragioni e gli interessi che intendevano tutelare il disegno di legge proposto dal governo e quali conseguenti valutazioni vanno fatte sul disegno di legge uscito ieri dalla commissione sanità. Certo, non posso non sottolineare nuovamente l’anomalia politica provocata da una parte della maggioranza che ha portato avanti un disegno di legge alternativo e in larga parte antitetico a quello del Governo. Tuttavia, nell’aula parlamentare, al cospetto del plenum che rappresenta tutti i cittadini siciliani, il governo avrà la possibilità di chiarire ancora una volta quali ragioni hanno supportato il mio provvedimento e saranno proposti i necessari emendamenti per ridare al disegno di legge la sua originaria capacità di incidere sul sistema in modo virtuoso, efficace e moderno. Ovviamente accetteremo con serenità e grande senso di responsabilità la decisione che sovranamente il Parlamento assumerà: questa è la democrazia».

Chiusura ospedali - L’assessore Russo interviene anche sulla polemica alimentata da alcuni sindaci di centri di provincia e rilanciata oggi anche dal sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi.
«Da giorni ripeto che la chiusura di alcuni ospedali diventerebbe inevitabile se passasse il testo elaborato dagli on. Leontini e Maira. Il mio progetto, proprio per salvaguardare le strutture del territorio e obbligatoriamente seguendo le direttive del tavolo ministeriale che discendono dal piano di rientro firmato dal presidente della Regione Cuffaro e dall’assessore Lagalla, non dispone la chiusura degli ospedali bensì la loro rifunzionalizzazione e prevede anche la consultazione preventiva con i sindaci del territorio. Probabilmente c’è chi crea allarmismi per scarsa informazione o magari a fini strumentali. A Sgarbi, in particolare, dico che fra le tante simpatiche contumelie che mi ha indirizzato ce n’è una vera: sono miope. Questo, del resto, ci accomuna».