Garraffo (Cisl medici): «Ddl clandestini da modificare»
«Per la generalità dei medici il DDL approvato dal Senato è criticabile sul piano normativo, su quello etico-deontologico e su quello più strettamente sanitario-epidemiologico»
«Nel provvedimento sulla sicurezza approvato al Senato vi sono alcune ombre, delle vere e proprie criticità, sulla normazione di alcuni aspetti sanitari, che occorreva con saggezza evitare, e che occorrerà decisamente modificare alla Camera, per ovviare alle inevitabili conseguenze negative che possono derivarne ai cittadini regolari, e non solo agli immigrati clandestini».
Lo ha affermato Giuseppe Garraffo, Segretario Generale Cisl Medici, che ha aggiunto: «per la generalità dei medici il DDL approvato dal Senato e' criticabile sul piano normativo, su quello etico-deontologico e su quello più strettamente sanitario-epidemiologico». «E' stato un errore, uno scivolone politico-parlamentare eliminare il divieto al medico di denunciare i pazienti immigrati clandestini».
«E' di difficile comprensione e autolesionistico l'uso della discriminazione sanitaria nei riguardi dei clandestini». «Il medico deve agire secondo coscienza e i principi umanitari devono valere per tutti». «Una normativa sbagliata può rapidamente favorire il realizzarsi di una sanità clandestina e illegale con conseguente pericolo sociale derivante da gravi carenze della profilassi igienico sanitaria». «In ogni caso - ha concluso Garraffo - una norma poco approfondita e francamente errata non può cambiare la cultura dei medici: i medici sono sempre stati e sempre saranno dalla parte dei malati che curano, senza fare distinzioni ed eccezioni, primo presupposto del rapporto di fiducia tra medico e paziente e del rispetto della persona umana«