28 aprile 2024
Aggiornato 07:00
In primo piano

Decreto sicurezza, no all'incitamento alla violenza sul web

Il Senato approva l'emendamento che prevede la repressione dei casi di apologia e incitamento a reati su Internet

Il disegno di legge sulla sicurezza varca anche il confine del web. Palazzo Madama ha approvato l'emendamento del presidente dei senatori dell'Udc, Giampiero D'Alia, che prevede la repressione dei casi di apologia e incitamento via Internet di associazioni mafiose, criminose, eversive, terroristiche, oltre che di violenza sessuale, discriminazione, odio etnico, nazionale, razziale e religioso.

«In caso di accertata apologia o incitamento, il ministro dell'Interno - si legge nel testo - dispone con proprio decreto l'interruzione dell'attività indicata, ordinando ai fornitori di servizi di connettività alla rete Internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, applicando sanzioni pecuniarie per gli inadempienti».

Secondo il senatore D'Alia, si rende così concreta l'idea di ripulire la rete e in particolare il social network «Facebook», dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Brigate Rosse, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio.