28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Delitto Fortugno

Arlacchi: da Aula Locri assenti politici Calabria

«Nessun politico regionale si è degnato di essere presente nell’aula della Corte di Assise alla lettura della sentenza di condanna degli assassini»

ROMA - «Le sentenze giudiziarie sono momenti duri della verità, e quella del Tribunale di Locri sull’assassinio Fortugno ha sbattuto in faccia a tutti la realtà della Calabria attuale: nessun politico regionale, dai ranghi più alti agli esponenti locali, si è degnato di essere presente nell’ aula della Corte di Assise alla lettura della sentenza di condanna degli assassini - dichiara Pino Arlacchi, calabrese, autorità internazionale sulla criminalità e dirigente Italia dei Valori.

«La presenza di questa gente, di norma, è asfissiante. Non esiste evento pubblico e privato che non sia infestato dalla presenza di qualche politico locale. In Calabria li si incontra ad ogni battesimo, matrimonio e funerale. Dove non li trovate mai è dove dovrebbero essere presenti, se non altro per un elementare senso di solidarietà verso i familiari delle vittime della mafia» aggiunge Arlacchi.

«Per quanto riguarda gli «ammazzateci tutti», nati proprio a Locri sull’ onda del delitto Fortugno ed eletti momentaneamente a simbolo di qualcosa, disertando l’ aula della Corte di Assise hanno dimostrato di essere solo uno slogan mediatico. Per fortuna la Calabria ha altre risorse, come quelle degli imprenditori di Lamezia che si ribellano al racket e denunciano gli estortori - conclude Arlacchi - Nonché quelle degli investigatori che hanno concluso una tappa importante della ricerca della verità sul delitto Fortugno in soli tre anni, e quelle dei giudici che non si sono fatti intimidire pronunciando un giudizio equo e netto. In altri tempi il delitto Fortugno sarebbe rimasto impunito».