29 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Progetto BLES (Blended Learning Environmental Science), finanziato dall'Unione

L'eco-riciclo va a Gozo

Il progetto BLES mira a sostenere il processo di trasferimento delle innovazioni nel settore dei rifiuti in tutta Europa

Grazie al progetto BLES (Blended Learning Environmental Science), finanziato dall'Unione, si registrano miglioramenti nell'ambito del trattamento dei rifiuti biodegradabili. Ottimi i risultati che arrivano dall'isola di Gozo, nell'arcipelago maltese. Il progetto BLES mira a sostenere il processo di trasferimento delle innovazioni nel settore dei rifiuti in tutta Europa.

Questo processo è reso possibile dall'eccezionale concetto di «Blended Learning» che unisce moduli di formazione via internet a incontri faccia a faccia nei paesi che partecipano all'iniziativa. Sorprende, almeno in parte, che a prendere parte al progetto BLES (ottenendo straordinari risultati) sia un istituto artistico, il Wistin Camilleri Gozo Centre for Art and Crafts (Centro per le arti e i mestieri) dell'Isola di Gozo.

In Europa vengono prodotte ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti e di queste 150 milioni sono composte da rifiuti biologici. La maggior parte dei rifiuti di origine organica viene semplicemente smaltita senza essere sottoposta ad alcun trattamento e dando origine a quantità esorbitanti di metano (considerato uno dei principali responsabili dei cambiamenti climatici). Questi rifiuti organici hanno un enorme potenziale di biodegradabilità e potrebbero essere impiegati in modo più efficiente per la produzione di energia. Il progetto BLES si è assunto la nobile responsabilità di istruire l'Europa proprio su questi vantaggi. BLES, finanziato dall'Unione europea, si basa su progetti esistenti e sui risultati di questi ultimi, facendo riferimento in particolare ai progetti denominati «European RecyOccupation Profile» e «European Waste Sector Assistant» (EUWAS).

In occasione della sua partecipazione al progetto «RecyOccupation» il Wistin Camilleri Gozo Centre for Art and Crafts (GCAC) dell'Isola di Gozo è riuscito a riciclare i rifiuti e sviluppare nuovi prodotti biodegradabili da impiegare nella produzione di prodotti artigianali o per l'imballaggio. Secondo quanto affermato dai membri del team, non solo è stato possibile il riciclo dei rifiuti, ma è stata creata anche una fonte di lavoro.

Il Ministro di Gozo Giovanna Debono ha sottolineato che «Il settore delle arti e dei mestieri originali dell'isola fa parte di una cultura particolare e di lunga tradizione. Come tale, è essenziale che venga promosso in modo costante e che riceva l'assistenza necessaria per prosperare, affinché non scompaia col tempo. È per questo che dobbiamo garantire uno sviluppo durevole e completo attraverso il quale sia possibile assicurare il progresso della nostra società, senza che questo vada a discapito di importanti peculiarità naturali, culturali e storiche.»

L'istituto GCAC sta per intraprendere la seconda fase del progetto BLES, con la quale auspica di riuscire a creare un corso di apprendimento online rivolto agli operatori del settore della gestione dei rifiuti. Il corso «The Eco-Recycler - Treatment of Biodegradable Waste» (L'eco-riciclatore - il trattamento dei rifiuti biodegradabili) mira a sfruttare la potenziale risorsa dei rifiuti biodegradabili.

GCAC ha già ricevuto le adesioni di 33 studenti provenienti dalle scuole superiori intenzionati a partecipare al corso. Attraverso l'istruzione online e la didattica impartita dal GCAC, i partecipanti otterranno attestati che saranno loro utili nel momento in cui si candideranno per impieghi attinenti a questo ambito.

Grazie al progetto BLES nasce una nuova qualifica per i lavoratori che si occupano della gestione delle varie frazioni dei rifiuti. Infine, il progetto mira alla creazione e alla valutazione di un livello di formazione equivalente in tutti i paesi dell'Unione europea che attualmente differisce profondamente da paese a paese.