18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Progetti di educazione alla legalità

Il Vicepresidente Cersosimo risponde all’Osservatorio «Falcone, Borsellino e Scopelliti»

«Il bando adottato nell’ambito del Piano annuale per il diritto allo studio intende attribuire alla scuola il giusto ruolo di protagonista, pur riconoscendo il contributo che può derivare dalle associazioni alla realizzazione dei progetti»

«L’avviso pubblico per il finanziamento di progetti di innovazione didattica ed educativa per l’anno scolastico 2008/2009 è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria il 27 dicembre scorso e non esclude l’apporto delle associazioni senza fini di lucro operanti in settori socio-educativi che potranno comunque fornire la loro collaborazione agli istituti scolastici cui è demandata la presentazione e l’attuazione dei progetti.»

A precisarlo è il vicepresidente della Giunta regionale, Domenico Cersosimo, in risposta alle dichiarazioni del presidente dell’Osservatorio «Falcone, Borsellino e Scopelliti», Carlo Mellea, riportate da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi.

«Il bando adottato nell’ambito del Piano annuale per il diritto allo studio - puntualizza Cersosimo - intende attribuire alla scuola il giusto ruolo di protagonista, pur riconoscendo il contributo che può derivare dalle associazioni alla realizzazione dei progetti, prevedendo la possibilità di un loro partenariato attivo. Le scuole sono e devono essere i soggetti attuatori dei progetti sia perché sono esse le depositarie istituzionali della responsabilità dei processi didattici, sia perché solo esse conoscono in senso pieno le necessità formative degli alunni».

«Questo - aggiunge il vicepresidente Cersosimo - non significa, come Mellea ha erroneamente sostenuto, voler fermare l’azione delle associazioni sul territorio. Al contrario, alle associazioni territoriali e tematiche è riconosciuto un importante contributo ideativo e organizzativo, seppure entro il disegno formativo curriculare e aggiuntivo delle istituzioni scolastiche. Sono convinto che l’Osservatorio per la sua esperienza pluriennale, avrà modo di continuare ad operare nel settore della cultura della legalità, come dimostrano le iniziative portate avanti anche di recente». «Quanto alla mia assenza dalla conferenza di qualche giorno fa - conclude Cersosimo - formalmente non ho ricevuto alcun invito, ma solo un semplice e generico messaggio e-mail. A causa degli impegni di lavoro pregressi non ho potuto partecipare. Tuttavia se fossi stato informato per tempo avrei cercato, come è mio costume, di non far mancare la mia presenza».