27 aprile 2024
Aggiornato 10:00

Cordoglio di Legambiente per la morte di Ivo Ricci Maccarini

«Se ne è andato con Ivo Ricci Maccarini un grande protagonista della difesa dell'ambiente e dell'adriatico»

Appresa la notizia della scomparsa di Ivo Ricci Maccarini, ravennate, pioniere della battaglia ambientale per la tutela del Mare, il Presidente di Legambiente Emilia Romagna Luigi Rambelli, ha presentato ai famigliari il cordoglio suo e dell'intera associazione. «Si tratta di una grande perdita per il movimento ambientalista - ha scritto Rambelli - proprio nell'estate 2008 Legambiente gli aveva conferito il premio Amico del Mare di Goletta Verde, il prestigioso riconoscimento che l'associazione assegna alle personalità che si sono distinte a livello nazionale per il loro impegno ambientale. Di lui ricordo in particolare le iniziative fatte insieme per la difesa dell'Adriatico negli ultimi 30 anni».

Nella motivazione del Premio Amico del Mare conferito da Legambiente si ricorda fra l'altro che l'impegno di Ivo Ricci Maccarini, «dopo la comparsa in quell'anno nel Mare Adriatico della tragica eutrofizzazione dell'Adriatico è stato costantemente rivolto alla ricerca scientifica sulle alghe e alle iniziative per salvare il mare. Non si contano le iniziative alle quali ha dato vita o collaborato in prima linea in Romagna e in Italia. Artefice delle iniziative che portarono al finanziamento dei primi depuratori delle acque civili e industriali italiane e' lui a chiamare in aiuto professor Wollenveider, canadese, biologo affermato a livello mondiale, in tema di inquinamento marino) e poi il Prof.

Marchetti dell'Università di Milano (che si occupa del Po), per la ricerca sull’individuazione delle alghe responsabili e sui fattori determinanti (eccesso di fosforo e di azoto da reflui da terra). Da qui inizia la battaglia per avere dal parlamento italiano, l’approvazione della prima legge sulla limitazione del fosforo nei detersivi di uso domestico ed industriale. L'azione di Ricci Maccarini prosegue con il «manifesto» del Cervia Ambiente, per uno sviluppo economico «compatibile con l’ambiente» con la collaborazione di Barry Commoner primo firmatario al quale aderiscono i più noti ambientalisti italiani e internazionali.

Dal 1986 al 1993 membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Nazionale del Ministero dell’Ambiente (in rappresentanza delle province).
Dal 1996 al 2006 è Presidente del Centro di Ricerche Marine di Cesenatico, oggi riconosciuto formalmente dalla U.E. a cui ha impresso un determinante impulso nella ricerca scientifica sulle biotossine marine, le risorse ambientali ed economiche del Mare Adriatico».