4 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Rifiuti Salento

Previsto per oggi il vertice sull’emergenza rifiuti presso la Prefettura di Lecce

Associazioni consumatori non convocate e scarsa attenzione ai cittadini

E’ previsto per oggi il vertice sulla situazione presso la Prefettura di Lecce alla quale parteciperanno esponenti delle amministrazioni comunali salentine, Ato, Provincia di Lecce e Regione Puglia. «A non essere convocate sono le associazioni consumatori in difesa dei cittadini - afferma il Segretario Nazionale, Ivano Giacomelli- chiaro segnale di scarsa attenzione al pensiero della comunità. Una crisi senza precedenti che oltre a provocare un disastro ambientale, mette a rischio la salute dei cittadini con conseguenze igienico-sanitarie da non sottovalutare».

Campanello d’allarme nel Sud Salento: ormai da giorni si parla di emergenza rifiuti. Sacchetti dell’immondizia accanto ai cassonetti stracolmi e automezzi stracolmi di rifiuti da alcuni giorni, indicano la gravità della situazione in cui versa il territorio salentino. Sotto accusa è la discarica di Ugento in località Burgesi, occupata dai manifestanti che presidiano le strade per impedire il conferimento dei rifiuti prodotti da gran parte dei Comuni salentini. Un’unica discarica disponibile e nessun nuovo impianto previsto dal Piano Regionale. Settimo giorno di emergenza, siamo a 3500 tonnellate depositate lungo le strade o conservate nelle case così come l’ATO Lecce 3 avrebbe consigliato di fare e nel frattempo continuano episodi di protesta da parte dei cittadini. In particolare, a Gallipoli diversi cassonetti sono stati incendiati. Il ricordo di Napoli e dell’emergenza che a lungo ha interessato la città, non può non ritornare nelle menti dei cittadini che temono che la situazione possa persistere ancora. Ad essere intessenti non solo i territori limitrofi, ma l’emergenza potrebbe colpire totalmente l’intera regione.

Pertanto, il CODICI, si aspetta dal vertice convocato di trovare tempestivamente la risoluzione del problema nel rispetto del territorio e della salute dei cittadini che «pagano» per avere un servizio al quanto più efficiente possibile.