25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Riforma della Giustizia

«Dopo 15 anni si può tentare la riforma»

Giorgio Tonini, esponente Pd e consigliere di Veltroni, apre al dialogo sulla riforma della giustizia e, in un'intervista a La Stampa

«Sulla questione giustizia, siamo al dunque: dopo 15 anni di opposti estremismi, si può provare a cambiare il terreno di gioco». Giorgio Tonini, esponente Pd e consigliere di Veltroni, apre al dialogo sulla riforma della giustizia e, in un'intervista a La Stampa, spiega: «Se l'esecutivo eviterà la propaganda, muovendosi con equilibrio e misura, come pare stia provando a fare il ministro Alfano, allora si potrà fare molta strada».

«Per anni - argomenta Tonini - si sono combattuti il partito della mordacchia ai giudici e quello che voleva moralizzare la politica. ora , se riusciremo a superare i veti incorciati, potremo fare una riforma della giustizia che la renda adeguata a una società moderna». L'esponente Pd parla anche di intercettazioni: «Il governo dice escludiamo una serie significativa di reati, noi siamo per individuare le responsabilità di chi deve mantenerle riservate. Vedremo se sarà possibile trovare un accordo».

Giorgio Tonini, sull'argomento, ritiene «esemplare» la vicenda che ha visto coinvolto il governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro: «La Procura di Palermo ha indagato Cuffaro, ma non ha emesso provvedimenti restrittivi nei suoi confronti e solo quando è stato condannato in primo grado ci sono state conseguenze istituzionali. Si pensi che per Ottaviano Del Turco, arrestato e costretto a dimettersi, non ci sono ancora gli elementi utili a un rinvio a giudizio».