26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
20 arresti Noe. Terra dei fuochi, crocevia dei veleni

«Continua lo sporco affare dei rifiuti»

In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta l’operazione del Noe di Napoli che ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti

«Continua lo sporco affare dei rifiuti, l’area a nord di Napoli da decenni è il crocevia dei traffici dei veleni del nostro paese. L’attività dei criminali dei rifuti nella terra dei fuochi e’ un’azione vigliacca e aggressiva che da anni distrugge il territorio e mette a grave rischio la salute dei cittadini. Plauso alle forze dell'ordine ma ora la parola passa alla politica. Procedere all’immediata bonifica dei siti contaminati.»

Commento di Legambiente - In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta l’operazione del Noe di Napoli che ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti. «Dal 2002 avevamo parlato della Terra dei fuochi, ora la nostra denuncia è diventata la denominazione dell’inchiesta. Gli incendi continui dei rifiuti di ogni tipo, lo smaltimento illegale nei terreni agricoli è un atto criminoso che attenta alla salute pubblica e alla salvaguardia ambientale, con il rischio sempre più alto di inquinamento della catena alimentare.

Un affare colossale stimato solo in Campania di oltre 600 milioni di euro all’anno. Ora la politica e la classe industriale di questo paese deve fare la sua parte. Occorre prevedere immediatamente la deroga sul reato di organizzazione di traffico illecito di rifiuti, che in base al testo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche e ambientali non sarebbe più ascoltabile da magistratura e forze dell’ordine. E inserire, una volta per tutte, i delitti ambientali nel codice penale. Un appello – conclude Buonomo - all’imprenditoria regionale affinché metta in atto concretamente un’operazione trasparenza che consenta di individuare ed isolare le mele marce nella gestione dei rifiuti».