Le proposte dei giovani cooperatori di Legacoop Emilia-Romagna
Due giorni di Bertinoro organizzata dai giovani cooperatori di Legacoop Emilia-Romagna
Si è chiusa la due giorni dei giovani cooperatori a Bertinoro. Con un proficuo incontro con i rappresentanti regionali delle altre associazioni di categoria – CNA, Confindustria, Confcommercio e Confcooperative – Generazioni Legacoop Emilia-Romagna fa un salto avanti nella costruzione della sua identità a un anno dalla fondazione del movimento, sempre a Bertinoro, esattamente un anno fa. «Siamo nati non per essere una scatola vuota e per dare anche a Legacoop un bollino 'giovani', ma per portare avanti dei contenuti», dicono i responsabili. E i contenuti ci sono stati. Mercato, ambiente, welfare. Sono queste secondo i giovani cooperatori le «sfide del nostro tempo». All'appuntamento di venerdì e sabato si sono presentati con un documento programmatico frutto del lavoro di un anno lungo e impegnativo, in cui si è voluta dimostrare un'assunzione di responsabilità precisa: portare avanti tutti i temi transgenerazionali con un proprio punto di vista, e proporsi nuova classe dirigente cooperativa, pronta a raccogliere il testimone in qualsiasi momento.
Venerdì mattina i tre temi sono stati discussi con l'executive vice-president di Piaggio, Francesco Delzìo; e con Vincenzo Galasso, coautore con il prof. Tito Boeri di «Contro i giovani». Nel pomeriggio gli argomenti sono stati invece sviscerati in tre workshop, coordinati da Generazioni con «discussant» di primo piano.
Dai lavori sono uscite proposte precise, condivise per la gran parte dal tavolo di sabato mattina con le altre associazioni, a riprova della trasversalità del tema transgenerazionale.
Sul mercato e modello di concorrenza i giovani cooperatori chiedono regole precise, condivise da tutti, rispettate; con le dovute sanzioni, quando necessarie. Davanti alla crisi dell'economia, finanziaria come di quella reale, il passaggio a un'economia civile è indispensabile per dare risposte che rispondano all'incertezza del nostro tempo.
Sul welfare, tema caldissimo e cruciale per chi abbia ancora molti anni di lavoro e vita attiva davanti, Generazioni propone in primo luogo un intervento sul sistema previdenziale che finalmente appiani le iniquità che hanno penalizzato un'intera generazione nel rapporto fra dare e avere. Ma anche sull'assistenza, la casa, la sanità, e i nuovi campi delle pari opportunità e dell'accoglienza dei migranti il gruppo chiede che finalmente l'ottica sia allargata, e che il punto di vista «nuovo» venga tenuto in considerazione.
Il tema ambientale, poi, non è più circoscrivibile solo a una ristretta cerchia di tavoli, ma deve essere presente in qualsiasi considerazione economica, essendo un vettore di quella parte di ricchezza e risorse che non è classificabile solo in termini di PIL.
La cooperazione vanta già esperienze d'eccellenza in questo campo, a partire dagli ecoservizi. Generazioni suggerisce una maggiore connessione tra le diverse realtà cooperative che si occupano a vari livelli di ambiente, e la creazione di una vera e propria filiera.
«A partire da domani - chiude Federica Protti, portavoce del Coordinamento dei Generazioni - raccoglieremo gli stimoli di questa due giorni. È stato un anno lungo e molto positivo. Generazioni c'è.
Da oggi abbiamo anche i contenuti. È il momento di raccontarli fuori, assieme alle nostre proposte».