2 maggio 2024
Aggiornato 01:30
Sanità laziale

Contro gli illeciti nella Sanità istituita Commissione ispettiva regionale

L’organo andrà a operare affiancandosi agli enti che già si occupano delle attività di vigilanza nel settore (come Asl, Agenzia di sanità pubblica e uffici regionali) per valutare la qualità delle prestazioni erogate

Un nuovo strumento per ottimizzare e potenziare l’attività di controllo, vigilanza e ispezione nei confronti di quegli Enti che erogano prestazioni di assistenza sanitaria e sociosanitaria sul territorio regionale. Con questo obiettivo la Giunta regionale, su proposta del presidente Piero Marrazzo e del Vice presidente Esterino Montino, ha deliberato l’istituzione della ‘Commissione ispettiva regionale sanitaria’. L’organo andrà a operare affiancandosi agli enti che già si occupano delle attività di vigilanza nel settore (come Asl, Agenzia di sanità pubblica e uffici regionali) per valutare la qualità delle prestazioni erogate.

La Commissione, che collaborerà con le forze dell’ordine contro eventuali violazioni a danno del Sistema sanitario nazionale, sarà composta da nove membri nominati con decreto del Presidente della Regione Marrazzo. Faranno parte della task force anti-illeciti: 3 dirigenti regionali (uno dei quali svolgerà le funzioni di presidente); un componente scelto dal Nas dei Carabinieri; un rappresentante dell’Agenzia di sanità pubblica (Asp); un componente dell’Ispettorato del Lavoro; uno dal Consiglio superiore di Sanità; uno dal comando regionale della Guardia di Finanza, uno designato dalla Procura regionale della Corte dei Conti e un rappresentante del Tribunale per i diritti del malato.

«Fino ad oggi i controlli nella gestione della sanità sono stato pochi, a campione e solo sull’appropriatezza nell’offerta sanitaria - ha dichiarato il Vice presidente Montino - e la commissione può rappresentare una opportunità in più per garantire qualità ed efficienza alla sanità del Lazio. Nell’Assessorato alla Sanità ci sarà un avvicendamento dei dirigenti, la rotazione di ruoli e funzioni non può che far bene all’assistenza regionale, il varo di una nuova sanità va accompagnato da segnali forti di discontinuità».